Beppe Grillo: “Napolitano dovrebbe costituirsi, non dimettersi”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 18 Dicembre 2014 - 16:02 OLTRE 6 MESI FA
Beppe Grillo: "Napolitano dovrebbe costituirsi, non dimettersi"

Beppe Grillo: “Napolitano dovrebbe costituirsi, non dimettersi”

ROMA – Il tempo per Giorgio Napolitano di definire “imminente” la fine del suo secondo mandato da presidente della Repubblica che subito arriva l’affondo di Beppe Grillo:

“Deve costituirsi, non dimettersi”.

Parole, quelle del leader del Movimento 5 Stelle che arrivano durante l’incontro con i giornalisti alla sede della stampa estera.

Grillo, poi, traccia anche l’idea di nuovo inquilino del Quirinale che ha in mente lui:

“Ora serve un presidente che non firmi qualsiasi cosa, dalla legge Fornero allo scudo fiscale“.

Napolitano, invece

“ha firmato qualsiasi cosa, si è raddoppiato la carriera, è andato fuori dalla Costituzione, si è chiuso con due persone e ha inventato le larghe intese, non rappresenta più gli italiani, rappresenta una fetta di partito”.

Decisamente diverso da quello che vorrebbe M5s:

“Vorremmo trovare una persona al di fuori della politica e dei partiti. Lo sceglieremo attraverso la rete. Se lo sceglie un altro partito ed è” una persona “al di fuori di queste logiche, ci sta bene. Lo abbiamo già fatto alla Consulta e al Csm”.

Da qui una secca chiusura all’ipotesi Romano Prodi. 

  “Basta. Non se ne può più. Sceglieremo con le Quirinarie un candidato lontano dal mondo della politica”

Ai giornalisti che gli chiedevano se non ci fossero alternative alle politiche del Governo Renzi, Grillo ha risposto: “Non ci sono alternative al Movimento 5 stelle”.

Nell’incontro il leader M5s ha parlato soprattutto del referendum consultivo per uscire dall’euro. Parole precedute da un suo post sul blog:

“L’Italia deve uscire dall’euro prima che sia troppo tardi. Durante il primo week end sono state raccolte migliaia di firme” per il referendum “in tutt’Italia. La raccolta andrà avanti fino a giugno 2015, puntiamo a milioni di adesioni!”.

Attacco durissimo al Pd, invece. Che Grillo accusa di essere il “referente” di Salvatore Buzzi, il presidente della cooperativa 29 giugno arrestato per l’inchiesta Mafia Capitale:

“Voglio leggervi una frase, è una intercettazione. Buzzi parlando con Carminati dice: ‘il problema è che non ci stiamo più noi. Grillo è riuscito a distruggere il Pd’. Vuol dire che il referente loro a Roma e altrove è un partito che si chiama Partito Democratico”. 

 “Se avessimo fatto un’alleanza con il Pd adesso staremmo dentro questa roba qua”, spiega Grillo riferendosi all’inchiesta ‘Mafia Capitale’. “Poi che siano disonesti anche a destra nessuno lo mette in dubbio. Sono anni che lo diciamo che stanno fingendo di essere l’opposizione l’uno e dell’altro. Li chiamavamo Pd e Pd meno L. Questa frase deve farvi pensare”

Nuova chiusura, invece, sul tema del Movimento in tv. Spiega Grillo:

 “Noi dobbiamo combattere le persone attraverso la tv che non ha memoria, poi la gente ci confonde con i partiti. L’ultimo che dice la parola nel talk show rimane poi nella memoria dello spettatore che sta in casa un po’ distratto. Non è la rete dove vai leggi, approfondisci”.

Nonostante i numeri deludenti delle ultime elezioni Grillo non perde l’ottimismo. E su M5s all’opposizione se la prende ancora con Napolitano:

“Il Movimento è l’interpretazione della vita tra 20 anni, stiamo dentro una struttura dei partiti dove ci hanno messo in un angolo, si sono alleati grazie al Presidente della Repubblica. Dovevamo governare noi che avevamo preso il 25%, perché non ci hanno dato l’incarico?”. Così Beppe Grillo, nel corso della conferenza alla stampa estera.

 “Io non ho dubbi che andremo a governare se non ci faremo del male da soli, aspettiamo il cadavere che sta passando”.