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Ecco la “punizione” per i giudici: 100 mila euro per ogni intercettazione “sbagliata”

di luiss_vcontursi |24 Gennaio 2011 14:47

Silvio Berlusconi

Spunta in Parlamento una “leggina anti-pm”: quella “punizione” auspicata da Silvio Berlusconi per i magistrati che si stanno occupando del caso Ruby. E’ una proposta di legge, depositata dal Pdl, che prevede la possibilità per l’imputato assolto e per i testimoni di richiedere un rimborso di 100 mila euro per ogni intercettazioni indebitamente usata e “spiattellata” sui giornali. Una proposta che se diventasse legge, metterebbe più di un bastone tra le ruote dei pm di Milano che si stanno occupando del caso Ruby. E non solo. Sarebbe anche retroattiva: questo significa che, se passasse, grazie ad essa avranno diritto al risarcimento anche coloro che sono stati coinvolti in indagini risalenti a 5 anni prima della sua entrata in vigore.

Vediamo nel dettaglio. Si tratta, scrive la Dire, di una proposta di legge depositata alla Camera il 28 ottobre scorso, esattamente due giorni dopo l’esplodere del caso, quando si seppe che il premier aveva telefonato alla questura di Milano per far affidare Ruby, allora minorenne, al consigliere regionale della Lombardia, Nicole Minetti. La prima firma è del deputato Pdl Luigi Vitali, sottoscritta da altri 29 parlamentari suoi colleghi, tra cui Cirielli, Cassinelli, Lehner. Il titolo non lascia dubbi: “Introduzione dell’articolo 315-bis del codice di procedura penale, concernente la riparazione per ingiusta intercettazione di comunicazioni telefoniche o di conversazioni”. Potrebbe chiederla chi è stato assolto con sentenza irrevocabile “perché il fatto non sussiste, per non aver commesso il fatto o perché il fatto non costituisce reato da un’imputazione formulata nell’ambito di un procedimento penale nel quale è stato destinatario di intercettazioni di comunicazioni telefoniche o di conversazioni”. Chi verrà prosciolto da ogni accusa, insomma, “avrà diritto a un’equa riparazione per l’intercettazione ingiustamente subita”.

La proposta è stata consegnata direttamente nelle mani di Berlusconi, che ora la sta valutando. “L’ho consegnata io al presidente- spiega Vitali- e mi ha detto che la esaminerà con attenzione. La prossima settimana la presenterò in conferenza stampa e chiederò di esaminarla subito in commissione giustizia”.

I punti principali della proposta sono i seguenti: i pm e i gip non competenti territorialmente e funzionalmente non potranno più autorizzare intercettazioni, pena provvedimenti disciplinari stabiliti dal ministro della Giustizia. In caso di assoluzione in un processo, l’imputato, ma anche tutti i testimoni finiti nelle intercettazioni ‘spiattellate’ sui giornali, avranno diritto a un risarcimento di 100mila euro, che sarà sborsato di tasca propria dai pm dopo sentenza “di responsabilità contabile” della Corte dei conti.

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