Berlusconi indagato come mandante delle stragi. Il sospetto nelle parole del boss Graviano

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Berlusconi indagato. Il boss Graviano l’accusa di essere il mandante delle stragi mafiose

ROMA – Berlusconi indagato. Il boss Graviano l’accusa di essere il mandante delle stragi mafiose. Silvio Berlusconi e Marcello Dell’Utri sono di nuovo indagati per la vicenda delle stragi mafiose del 1993: la procura di Firenze ha infatti ottenuto dal Gip la riapertura delle indagini archiviate nel 2011, sulla scorta delle intercettazioni in carcere del boss Giuseppe Graviano.

Le conversazioni in carcere del boss erano state poste sotto controllo dai pm palermitani titolari dell’inchiesta sulla trattativa Stato-mafia. In sostanza, il boss sembra accusare Berlusconi di essere il mandante delle stragi per ottenere un vantaggio politico all’epoca della sua discesa in campo.

“Berlusconi mi ha chiesto questa cortesia, per questo c’è stata l’urgenza”, diceva Graviano, il padrino condannato per le stragi, al suo compagno dell’ora d’aria, il camorrista Umberto Adinolfi. Era il 10 aprile dell’anno scorso, le telecamere della Dia spiavano il braccio del 41 bis del penitenziario di Ascoli Piceno.

“Lui voleva scendere, però in quel periodo c’erano i vecchi – insisteva Graviano, che è in carcere dal 1994 – lui mi ha detto: ci vorrebbe una bella cosa”. E ancora: “Trent’anni fa, venticinque anni fa, mi sono seduto con te, giusto? Ti ho portato benessere. Poi mi è successa una disgrazia, mi arrestano, tu cominci a pugnalarmi. Per cosa? Per i soldi, perché ti rimangono i soldi…”. (Salvo Palazzolo, Franca Selvatici, La Repubblica)

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