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Berlusconi anti Casta col “patto dei parlamentari”: “Massimo 2 legislature”

di Alberto Francavilla |18 Dicembre 2012 0:36

Silvio Berlucsoni (foto Ansa)

ROMA – Silvio Berlusconi versione “anti-casta” propone “il patto dei parlamentari“. In che consiste? Dopo massimo due legislature deputati e senatori dovranno tornarsene a casa. Berlusconi è stato ospite di Paolo Del Debbio alla trasmissione Quinta Colonna su Rete 4.

Berlusconi ha ribadito che l’abolizione dell’Imu sarà il primo punto nel programma di governo e poi ha messo in chiaro che chi sarà candidato nelle liste del Pdl dovrà sottoscrivere ”un patto”.

Berlusconi ha ancora una volta attaccato la Germania “colpevole”‘ della situazione ”molto grave” in cui si trova il Paese e contemporaneamente ribadisce l’intenzione di voler rinnovare il suo partito.

Berlusconi non ha nominato mai Mario Monti e non fa nessun appello al Professore come guida dei moderati, anzi, si rivolge agli elettori chiedendo loro di ”non frazionare” il voto scegliendo ”tra i due partiti più grandi”.

Berlusconi ha insistito poi perché si ”cambi la Costituzione” per dare più poteri al presidente del Consiglio. Ma è contro le tasse ed in particolare contro l’Imu che l’ex premier decide di concentrare la sua intervista annunciando di aver pronto già un ”progetto di legge per compensare i comuni una volta eliminata la tassa”. I “soldi”, dice Berlusconi, potranno essere presi riducendo le spese dello stato e ”maggiorando i prezzi di alcuni prodotti come gli alcolici”.

Parole dure poi contro la Germania che con ”la sua egemonia ed il suo egoismo” ha imposto politiche austere all’Europa portando ad un aumento delle tasse e contro lo spread ”una congiura politico-mediatica”.

Berlusconi non ha svelato le carte sulle trattative con la Lega e non ha commentato la decisione di La Russa di dar vita ad un nuovo soggetto politico ma ha annunciato “novità per chi entrerà nelle liste del Pdl”. I nuovi parlamentari dovranno sottoscrivere un ‘patto’ che prevede tra i vari punti: il tetto massimo di due legislature e l’impegno a dimezzare il numero dei parlamentari.

La “rivoluzione” però non finisce qui visto che Berlusconi mette in chiaro che i nuovi esponenti del Pdl saranno all’80% persone che non hanno mai fatto politica: “Il 50% arriverà dal mondo delle imprese e del lavoro mentre il 25-30% verrà dal mondo dell’arte e della cultura”.

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