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Berlusconi show a L’Aquila: consegna case tra Noemi, De Benedetti, corna e barzellette

di admin |17 Ottobre 2009 10:14

Doveva essere una cerimonia per la consegna delle case ai terremotati, si è trasformata in un autentico show da parte di Silvio Berlusconi. Il premier si è presentato a Coppito, alle porte dell’Aquila, assolutamente scatenato.

Prima cita la celebre foto di Caceres: «Dai, facciamo una cosa maliziosa e birichina, facciamoci una foto tutti con le corna a tutti», dice ai giovani volontari. Poi, dopo averli ringraziati per il lavoro svolto, racconta una barzelletta e poi riprende con le foto: «Facciamone una con le ragazze purché siano tutte maggiorenni e non si chiamino Noemi».

Il presidente del Consiglio è incontenibile, e ne ha anche per i suoi alleati: «Ora facciamo una foto gioiosa alzando tutti le mani pensando che il sottosegretario Giovanardi sia bello e giovane». All’improvviso si interrompe e con una nuova battuta “rimprovera” i giovani dietro di lui: «Chi mi sta toccando il culo?».

Poi il premier comincia a dispensare “preziosi” consigli alla platea: da come bisogna comportarsi quando si hanno le mani sudate ai complimenti per far notare qualche difetto, «ma in maniera sempre affettuosa».

Il Cavaliere fa una serie di esempi: «Se c’è una ragazza con il piercing e gli fai capire che dovrebbe toglierlo cosa fai? Hai un sorriso splendido, dei bellissimi capelli, complimenti però togliti questa cosa: quindi, fai un complimento e poi puoi anche usare un minimo di critica sempre affettuosa».

E ancora: «Dovete stare sempre attenti a non avere la mano che suda», e spiega tutti i modi per evitare che nessuno pensi che «sia la tua ad essere quella sudata per l’emozione o il nervosismo». Qual’è la morale della favola? «Ricordatevi: in tutte le cose c’è del talento ma anche grande tecnica. Nessun artista raggiunge mai altissimi livelli senza una grande tecnica».

Ormai Berlusconi è un fiume in piena: «Bisogna avere un rapporto franco e sincero con le persone, chiamarle con la musica più dolce che è quella del loro nome. Bisogna sempre capire cosa si aspettano da te e cercare di non deluderli. Bisogna affrontare sempre tutti con un complimento e con un sorriso, regalando a chi viene a contatto con voi un po’ del sole che si ha in tasca».

Il premier rispolvera poi due barzellette che lo vedono protagonista, quella dell’elicottero e quella ambientata sull’aereo insieme ad Obama e al Papa. Alla fine lascia i giovani con una promessa: «Ci rivediamo tra sei mesi ad una cena che offrirò io a spese mie in un ristorante qui dove voi mi racconterete le vostre esperienze di vita fatte fino ad ora in questo periodo».

La serata sembra delle migliori, così non può mancare un riferimento al Lodo Mondadori: «Sto investendo moltissimo in un istituto a Verona per arrivare a 120 anni, se no mi porta tutto via De Benedetti».

Oltre all’esibizione, il premier ha voluto sottolineare l’impegno del governo per la restituzione delle case alle popolazioni colpite dal terremoto: «Dopo le sofferenze patite, siete arrivati in un paradiso. Questa terra è straordinaria, se non avesse avuto quel torto di aver prodotto quello che ha prodotto».

Le strutture antisismiche degli appartamenti, ha detto Berlusconi, «sono straordinarie» e «c’è l’assoluta sicurezza». Le case, ha poi sottolineato il premier, «sono belle e non sembrano in serie, non sono casermoni o case popolari, si inseriscono in punta di piedi nel paesaggio, in quello che si chiama skyline».

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