Bersani sfida Berlusconi. No a election day: “Politiche e regionali separate”

Pubblicato il 4 Dicembre 2012 - 12:10 OLTRE 6 MESI FA
Pier Luigi Bersani (foto Ansa)

TRIPOLI – Pier Luigi Bersani sfida Berlusconi e dice non all’election day. Il candidato premier del centrosinistra si trova a Tripoli, dove si trova in visita di cortesia alla Libia. Negli ultimi giorni si è diffusa la voce che Berlusconi potrebbe ri-scendere in campo ora che Bersani ha vinto le elezioni.

Alla domanda su Berlusconi, Bersani ha risposto caustico: ”Auguri… se sara’ sfida la faremo. Non vedo l’ora”.

Sull’election day invece Bersani non sposa la linea del centrodestra: ”Ho sempre pensato che sia sensato tenere separate le elezioni regionali e politiche. Dopo di che voglio capire se Alfano e Berlusconi vogliono e come le elezioni politiche a febbraio. Parlare di election day senza capire cosa significa e’ difficile”

”Ci sono norme – afferma Bersani – e varie sentenze per il fatto che ai primi di febbraio si votera’ nel Lazio, non e’ un optional”. Ma soprattutto il segretario Pd chiede ad Alfano e Berlusconi di ”dire perche’ e come intendono l’election day perche’ io non ho capito”.

Infine una battuta sull’eventuale duopolio Bersani-Renzi nel Pd: ”Quello che abbiamo fatto non l’abbiamo fatto io e Renzi, non sono voti di Renzi o Bersani. Ticket? Non abbiamo il duopolio, io non pretendo il monopolio ma siamo un collettivo aperto e plurale, discutiamo insieme e poi siamo uno squadrone che vuole servire il Paese”