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Governo, Bossi fiducioso: “Fini manterrà la parola data” e su Bersani: “Andò a piagnucolare da Berlusconi”

di admin |27 Agosto 2010 21:02

Umberto Bossi

Umberto Bossi si dice sicuro che Fini manterrà la parola, non farà cadere il governo ma dice anche che se tradirà non ci sarà alternativa alle urne. Poi su Bersani che oggi ha detto “l’esecutivo non arriverà alla fine della legislatura”, il Senatur attacca: “allora perche’ è andato da Berlusconi a piagnucolare e a chiedergli di non andare a elezioni? Lui è il primo a dire una cosa e a fare il contrario, perché aveva paura del voto”. Alla domanda se ritenga che il Pd e l’Udc si stiano avviando verso un’alleanza, Bossi risponde: ”Casini e Bersani sono sempre stati alleati e anche adesso lo sono”. Una prospettiva che non preoccupa il leader leghista perche’ – sottolinea – ”se c’era da andare a elezioni io e Berlusconi le vincevamo tranquilli e quando gli altri si sono accorti che i sondaggi lo confermavano, Bersani e’ andato a piagnucolare da Berlusconi”.

Fini manterrà la parola ma è l’ultima chance. ”Secondo me Fini manterrà la parola – dice Bossi – adesso tutti hanno visto che si puo’ andare anche alle elezioni”, tuttavia ”se avvenisse che non ci sono i voti stavolta si va al voto davvero”. A proposito dell’accordo trovato con Berlusconi a Lesa sull’ipotesi di rinvio delle elezioni anticipate, Bossi ha notato che ”e’ vero che il Presidente della Repubblica era contrario e li ha salvati tutti, pero’ diciamo che queste cose riescono una volta e non due. Penso comunque che tutti voteranno e manterranno la parola”.

”Ho mandato Cota da Fini a sentire se e come si può aiutare ad unire più che a rompere, si incontreranno la prossima settimana” annuncia. Per quanto riguarda la legge elettorale, il leader del Carroccio è sicuro: “C’e’ gia’ la legge elettorale ed e’ perfetta: il Pd vuole quella che va bene a loro ma secondo noi questa va bene, non si puo’ tornare al passato quando gli accordi si facevano dopo le elezioni”.

Sulla giustizia. ”E’ evidente che Berlusconi e’ un perseguitato – ha anche detto Bossi – a chiunque lo si chieda per strada la risposta e’ ‘troppi processi’. Berlusconi e’ evidentemente un perseguitato quindi dopo un po’ queste cose danno fastidio a tutti, anche alla gente comune”.

Alle elezioni comunali di Milano, conclude Bossi, ”tenteremo di vincere anche se è difficile, faremo una lista per vincere” ma su un ticket Pdl-Lega ”non so ancora nulla e non voglio far litigare, anche perche’ non ne abbiamo ancora parlato con Berlusconi”. Bossi sulla questione si e’ mostrato prudente anche se in un primo momento alla domanda sulla presentazione di un candidato leghista aveva risposto: ”Quello per forza” per poi aggiungere di ”non avere ancora parlato con Berlusconi, e con la Moratti di solito gli accordi si trovano”. Quanto all’ipotesi che sia lo stesso ministro delle Riforme il candidato sindaco, Bossi ha tagliato corto sostenendo: ”Io faccio solo quello che mi dice il consiglio federale della Lega”.

La replica di Bersani: Bossi chieda se mi hanno visto bussare da Berlusconi. ”Bossi chieda a tutti i portinai e alle guardie delle residenze pubbliche e private di Berlusconi, se mi hanno mai visto bussare e tantomeno piagnucolante”, cosi’ Pier Luigi Bersani ha commentato le parole del leader della Lega, Umberto Bossi, secondo cui il segretario del Pd sarebbe andato a piagnucolare da Berlusconi chiedendogli di non andare al voto. ”Non so come faccia a mettere in giro queste cose – ha aggiunto – cominciano a essere molto nervosi, questa e’ la mia conclusione”.

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