Nessuna zona gialla fino al 30 aprile. E’ quanto prevede il nuovo decreto legge Covid che prevede misure anti contagio più rigide dal 7 aprile e per tutto il mese.
Il decreto legge prevede che si applichino solo misure da zona arancione e rossa, ma dispone per il Cdm la possibilità di prevedere deroghe nel caso di bassi contagi e dati particolarmente buoni della campagna di vaccinazione. Il provvedimento, come annunciato, contiene anche lo scudo penale per i vaccinatori, l’obbligo di vaccino per il personale sanitario e le regole per i concorsi pubblici.
Articolo aggiornato alle 20:23
Covid, bozza nuovo Dl: in zona rossa niente visite a amici o parenti fino al 30 aprile
Fino al 30 aprile nelle zone rosse non sarà consentito andare a trovare parenti o amici una volta al giorno e in massimo due persone (oltre ai minori di 14 anni conviventi) come invece sarà permesso nel weekend di Pasqua quando tutta Italia sarà in rosso. Le visite, sempre una sola volta al giorno e sempre in non più di due persone, saranno invece consentite in zona arancione, all’interno del comune di residenza.
Covid, bozza nuovo Dl: obbligo vaccino per i farmacisti
Avranno l’obbligo di vaccinarsi “gli esercenti le professioni sanitarie e gli operatori di interesse sanitario che svolgono la loro attività nelle strutture sanitarie, sociosanitarie e socio-assistenziali, pubbliche e private, farmacie, parafarmacie e studi professionali”.
La vaccinazione sarà “requisito essenziale” per l’esercizio della professione. Per chi rifiuta è previsto lo spostamento a “mansioni, anche inferiori” con il “trattamento corrispondente alle mansioni esercitate”. Se ciò non è possibile, “per il periodo di sospensione non è dovuta retribuzione”.
Covid, bozza nuovo Dl: si torna in classe fino alla prima media. Anche in zona rossa
E poi c’è il dossier scuola. Si torna in classe fino alla prima media in tutta Italia, zone rosse comprese, e i governatori non potranno emanare ordinanze più restrittive per sospendere l’attività in presenza, come prevede la bozza del decreto. “Dal 7 aprile al 30 aprile è assicurato in presenza sull’intero territorio nazionale lo svolgimento dei servizi educativi” fino alla prima media.
Una disposizione che “non può essere derogata da provvedimenti dei Presidenti delle Regioni e, delle Province autonome”. In zona arancione e gialla la presenza è fino alla terza media e con un minimo del 50% alle superiori in merito al quale l’ipotesi è che il governo intervenga, per iscritto, per obbligare, di fatto, le Regioni a mantenere la frequentazione in presenza fino alla prima media anche in zona rossa come sarà previsto nel decreto.