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Caso Ruby, le visite a casa Berlusconi sarebbero otto e non tre: “Ad Arcore fino all’alba”

di admin |16 Gennaio 2011 12:01

I giornali italiani, domenica 16 gennaio continuano a raccontare le vicende che legano Ruby, la ragazza marocchina  da poco 18enne, e il premier Silvio Berlusconi.

Al centro dell’interesse, oggi ci sono i sospetti che Lele Mora abbia intascato più di un milione di euro per aver selezionato un numero notevole di ragazze da sottoporre al premier, e il numero di cene che si sarebbero svolte ad Arcore. Secondo i tabulati telefonici acquisiti dai magistrati della Procura di Milano che indagano sul caso Ruby, risulterebbe che la ragazza marocchina sarebbe stata ad Arcore 8 volte tra il 14 febbraio e il 2 maggio 2010 e non 3 come lei aveva raccontato.

Fiorenza Sarzanini sul Corriere ricostruisce la vicenda e racconta di cosa sia stato trovato nelle perquisizioni dei giorni scorsi. Sarzanini riporta di regali preziosi e buste zeppe di soldi negli appartamenti dello stabile di via Olgettina 65 ceduti da Silvio Berlusconi alle ragazze che frequentavano la sua villa ad Arcore.

I poliziotti che per ordine dei pubblici ministeri hanno perquisito sette abitazioni a Milano Due occupate dalle giovani, hanno trovato banconote di grosso taglio – quasi tutte da 500 euro – in sei plichi che le ragazze avevano deciso di custodire in casa. Su una c’è la scritta Silvio B. annotata a penna dalla stessa beneficiaria, riporta l’articolo del Corriere della Sera.

Nelle abitazioni sono state trovate cifre che oscillano tra le mille e i 10 mila euro. Un tesoretto complessivo di oltre 20 mila euro, scrive la Sarzanini, che per l’accusa rappresenta il riscontro più evidente ai pagamenti effettuati dal presidente del Consiglio “a fronte dell’attività di prostituzione svolta”.

Delle buste e del tipo di banconote che sarebbero state versate esiste traccia negli atti dell’inchiesta, ma la cosa di cui più si discute in queste ore, riporta la Sarzanini sul Corriere della Sera, sono state le intercettazioni telefoniche effettuate in questi mesi e che rivelano quello che negli atti viene definito il “sistema di retribuzione” formato da due parti: i contanti e le dimore in comodato d’uso.

Tutti questi elementi raccolti saranno utilizzati nel processo con giudizio immediato contro il presidente del Consiglio che i pubblici ministeri hanno già sollecitato scatenando le ire del premier e dei suoi legali.

Racconta Fiorenza Sarzanini  che gli specialisti del servizio centrale operativo della polizia hanno cominciato a tracciare il cellulare per avere il riscontro della partecipazione di Ruby a otto serate organizzate a Villa San Martino e non tre, come lei ha invece raccontato: la richiesta era stata formulata dai magistrati agli specialisti del Servizio centrale operativo della polizia la scorsa estate.

Tutte le volte che Ruby è stata ad Arcore. I risultati sono descritti in una relazione consegnata il 9 dicembre scorso e sembrano smentire clamorosamente le dichiarazioni della giovane marocchina che ha sempre cercato di minimizzare la sua frequentazione con il premier. Il 14 febbraio il suo portatile è acceso a Milano fino alle 20.50. L’ultimo segnale lo invia alla cella telefonica di Segrate, che si trova subito prima di Arcore. Poi più nulla fino alle 3 e 40, quando l’input arriva dalla cella che si trova nell’area dove Ruby abita nel capoluogo lombardo. In tutto, sei ore e 50 minuti che – dice l’accusa – la ragazza ha trascorso insieme al premier, racconta Fiorenza Sarzanini del Corriere. Serata che viene ripetuta altre sette volte e inizialmente anche in un lasso di tempo ravvicinato. Sul cellulare le notti di Ruby I tabulati dicono che Ruby torna ad Arcore la notte tra il 20 e il 21 febbraio e una settimana dopo, esattamente nella notte tra il 27 e il 28. È di nuovo a casa del presidente del Consiglio il 9 marzo. Poi c’è una pausa. Partecipa a una festa agli inizi di aprile nella notte tra il 4 e il 5 e ancora tra il 24 e il 25.

Secondo quanto riportato dalle agenzie di stampa, racconta la Sarzanini, quella sera Berlusconi aveva celebrato alla Scala di Milano la festa della Liberazione alla presenza del capo dello Stato Giorgio Napolitano e poi era rientrato ad Arcore in attesa dell’arrivo del presidente russo Vladimir Putin previsto per la mattina successiva per una visita di due giorni. Dunque c’era anche lui il 26, quando Ruby risulta essere tornata nella residenza del premier. L’ultima volta “tracciata”  dal telefono risale alla notte tra il primo e il 2 maggio. E forse la ragazza marocchina sarebbe tornata ancora se il 27 maggio non fosse finita in questura per essere poi “affidata” a Nicole Minetti, come aveva chiesto il presidente del Consiglio al capo di gabinetto della questura dopo averla spacciata per la nipote del presidente egiziano Hosni Mubarak.

Ruby finisce in comunità neanche un mese dopo riporta il lungo articolo del Corriere della Sera,  ma adesso le giovani che frequentavano Arcore sostengono che anche lei aveva chiesto di poter avere una casa nel palazzo di via Olgettina.

Milano Due. il privilegio di abitare nel palazzo di via Olgettina a Milano Due, secondo il magistrato che ha accertato l’inchiesta, era stato concesso ad almeno altre otto giovani, racconta ancora la Sarzanini: la diciottenne forlivese Iris Berardi, le gemelle napoletane Eleonora e Imma De Vivo, Elisa Toti, Aris Espinoza, la soubrette di Colorado cafè Marysthelle Garcia Polanco, e ancora Barbara Guerra e Ioana Visan, già comparse nell’inchiesta barese sulle feste di Palazzo Grazioli e Villa Certosa dove furono portate dall’imprenditore Giampaolo Tarantini. Come detto prima, negli appartamenti sono state trovate mazzette e gioielli.

Nell’elenco della Procura, oltre a queste prime otto, riporta il Corriere, ci sono Barbara Faggioli, che ha partecipato allo Show dei record su Canale5; Miriam Loddo di Uomini e Donne; Alessandra Sorcinelli di Uno, due, tre, stalla!; Raissa Skorkina, nel 2005 ragazza immagine al Billionaire di Flavio Briatore; Lisa Barizonte. Tutte destinatarie delle buste che secondo l’accusa venivano preparate da Giuseppe Spinelli definito “il fiduciario di Silvio Berlusconi, che ricopre diversi ruoli nelle società della holding a lui riconducibile”. Se ne parla nelle telefonate che le ragazze fanno allo stesso Spinelli e a Nicole Minetti: la prova dell’esistenza di queste generose dazioni è arrivata due giorni fa quando sono scattate le perquisizioni con il ritrovamento del denaro, dei vestiti griffati, dei gioielli, il sequestro di numerosi scontrini per acquisti di borse e altri accessori di marca che superano abbondantemente i mille euro e infine per i moltissimi gadget del Milan, alcuni con la dedica esplicita “a Silvio Berlusconi” come gli orologi che farebbero parte di una serie limitata e regalata a pochissime privilegiate persone.

Come risulterebbe dal materiale acquisito, le giovani non devono neanche pagare l’affitto e non si devono neanche preoccupare delle bollette. Anche di queste, se ne occupano Spinelli e i suoi collaboratori, conclude la Sarzanini.

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