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Cecile Kyenge per lo ius soli: chi nasce in Italia è italiano

di Marco Benedetto |5 Maggio 2013 13:02

 

Cecile Kyenge: chi nasce in Italia è italiano

Il riconoscimento dello ius soli, il diritto per chi è nato in Italia di essere cittadino italiano, sarà una delle priorità della attività di Cecile Kyenge al ministero dell’Integrazione. Lo ha detto la stessa Cecile Kyenge parlando sabato 4 a Modena, sua città di elezione.

Cecile Kyenge ha già dimostrato di essere una donna forte e di scansare il birignao di molta gente della sinistra borghese quando ha detto di essere nera e di essere anche fiera di essere nera.

Ora milioni di italiani di adozione confidano nella determinazione di Cecile Kyenge per il riconoscimento di un diritto che è uno dei punti di forza del primo paese del mondo, gli Usa. Per molti immigranti, il fatto che i loro figli, italiani persino nell’accento e a volte anche nei difetti, arrivati alla maggiore età possano essere espulsi, è una cosa che va contro natura.

Un po’ come se Mario Balotelli, invece di essere stato adottato da una famiglia italiana, fosse figlio di due immigrati: che ne direbbe Berlusconi, il cui partito è schierato contro il riconoscimento dello jus soli?

Secondo il Corriere della Sera, invece,

“”il Pdl continua a ribadire la sua contrarietà — da ultimo ha parlato Maurizio Gasparri: «Concedere la cittadinanza a chiunque nasca qui è un errore» — e la stessa Kyenge ha voluto precisare i limiti della sua azione: «Io mi posso muovere nel campo del mio ministero, la gestione dei Cie spetta al Viminale e lì rimane la competenza. Ciò che posso fare è tentare di far vedere la questione immigrazione da nuovi punti di vista».

Aggiunge il Corriere che

“le offese sulle sue origini non hanno turbato più di tanto Cecile Kyenge — dall’invito del leghista Erminio Boso a tornarsene in Congo fino all’ultimo episodio del consigliere comunale di Triuggio Alessandro Riva (Pdl) che su Facebook ha postato una foto del ministro con la didascalia «Questa è la scimmia che ci governerà» —: «Sono fiera delle mie origini ma sono anche emiliana e certa che tanta parte dell’Italia sia capace di accoglienza e lontana da qualsiasi razzismo»”.

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