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Consip, Romeo: “Mai incontrato Tiziano Renzi” Lui: “Mister X? Solo un gestore postale”

di Daniela Lauria |6 Marzo 2017 11:39

Consip, Romeo: “Mai incontrato Tiziano Renzi” Lui: “Mister X? Solo un gestore postale”

ROMA –  Alfredo Romeo non avrebbe “mai dato soldi a nessuno e non ha mai incontrato Tiziano Renzi o gente legata all’entourage dell’ ex presidente del Consiglio”. Lo affermano i suoi avvocati difensori, Francesco Carotenuto, Giovanni Battista Vignola e Alfredo Sorge, entrando nel carcere di Regina Coeli, dove si è svolto l’interrogatorio di garanzia dell’imprenditore napoletano arrestato per corruzione nella vicenda Consip.

Romeo si è avvalso della facoltà di non rispondere. I suoi difensori hanno depositato una memoria e il loro assistito ha deciso di non rispondere al Gip Gaspare Sturzo che ha già lasciato Regina Coeli. Anche il Pm Mario Palazzi è andato via dal carcere romano.

Alfredo Romeo, arrestato la settimana scorsa, con l’accusa di aver corrotto un dirigente della centrale acquisti dello Stato in cambio di informazioni privilegiate su come aggiudicarsi i bandi di gara, non ha né smentito né confermato quanto sinora sostenuto dal padre dell’ex premier, Tiziano Renzi durante il suo interrogatorio di venerdì.

“Nell’aprile scorso Alfredo Romeo ha presentato in Consip un esposto in cui venivano descritti i suoi rapporti e il meccanismo con cui venivano affidati gli appalti, lui fu danneggiato. Quell’esposto fu inviato per conoscenza anche all’Anac e all’Antitrust”, ha detto il suo avvocato Vignola. “L’incartamento è stato inviato ai pm di Napoli tre mesi fa e a quelli di Roma venti giorni fa”, ha aggiunto. “Alfredo Romeo non era un privilegiato – ha aggiunto –  ma in Consip era un emarginato. Altro che corruttore, lui è stato fregato più volte”.

In un’intervista al Corriere della Sera, Renzi senior è sbottato: “Insomma basta. C’è un assedio continuo. Tutti i giorni. Anche alla mia vita privata. Ma io non sono nessuno. Non sono mai entrato nemmeno in politica”. E sulle immagini che lo ritraggono insieme a un uomo a Fiumicino agli atti dell’inchiesta Consip, si sfoga: “Uno si incontra per lavoro a Fiumicino con un possibile fornitore e che esce fuori? L’incontro segreto! L’uomo del mistero!”. “Era un incontro di lavoro”, spiega invece. La persona incontrata “si chiama Comparetto. È il terzo gestore postale del Paese. La sua azienda, la Fulmine Group, riunisce 250 operatori del settore. Non è proprio un mister X“.

Discutevamo “di la-vo-ro – scandisce Tiziano Renzi – Io mi occupo anche di spedizioni porta-a-porta. Lui è un mio interlocutore. Voi vedete il male ovunque”. “Dimettermi dalla carica nel Pd? Non vedo perché – fa sapere – il partito è garantista”.

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