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Crisi Italia, aiuto dalla Cina. Tremonti chiama Pechino per i Btp

di Emiliano Condò |13 Settembre 2011 21:23

Giulio Tremonti (Lapresse)

ROMA – All’inizio erano solo “rumors”, poi è arrivata la conferma del ministero del Tesoro, mentre la Cina tace. Le prime notizie arrivano dal Financial Times, infatti, il governo italiano, attraverso una delegazione mandata da Giulio Tremonti, avrebbe chiesto alla Cina di effettuare “significativi” acquisti di  bond e investimenti in società strategiche.

Il Financial Times cita alcuni “rappresentanti del governo italiano”, secondo i quali Luo Jiwei, presidente di China Investment Corp (Cic), uno dei maggiori fondi sovrani al mondo, avrebbe guidato la scorsa settimana una delegazione in Italia per parlare con il ministro delle finanze, Giulio Tremonti, e Cassa Depositi e Prestiti.

Nelle scorse settimane una delegazione italiana è andata in Cina per incontrare Cic e la State Administration of Foreign Exchange (Safe), che gestisce le riserve estere cinesi.

Secondo il Financial Times, il 4% dei 1.900 miliardi di dollari di debito italiano è già nelle mani della Cina. ”La crisi – evidenzia il Financial Times – ha spinto l’Italia a considerare la possibile vendita di quote strategiche in Enel ed Eni”.

Attraverso un dispaccio di agenzia stringato qualche ora dopo è arrivata la conferma di un incontro tra il ministro Tremonti e degli investitori cinesi. A Pechino invece  la portavoce del ministero degli Esteri cinese Jiang Yu si è limitata ad affermare che il suo ministero non è responsabile dei contatti sui problemi economici, dei quali si occupano ”altri dipartimenti”.

 

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