Decreto “spending review”: tutti i tagli di spesa nel pdf integrale della bozza

Enrico Bondi (commissario alla spending review) e Mario Monti (Lapresse)

ROMA – Una bozza di 71 pagine con proposte di tagli alle spese della pubblica amministrazione: è quella della “spending review“, vasto programma di riduzioni di spesa sul tavolo del consiglio dei ministri. Leggendo il pdf del testo integrale non si trova una cifra esatta del taglio dei posti letto negli ospedali, che nei giorni scorsi era stato quantificato da alcuni in 30 mila, da altri in 16-18 mila.

Spariti dalla bozza i due tagli di cui si era parlato in questi giorni: quello delle province che avrebbero dovuto passare dal 107 a 61 e quello dei 216 piccoli ospedali. Spariti perché rinviati. Per quanto riguarda le province, il governo ha garantito che è solo un discorso rimandato. Per il riassetto degli enti già ad agosto dovrebbe arrivare una norma ad hoc.

Confermato invece l’aumento di 55.000 unità di lavoratori “esodati” salvaguardati. Divisi in quattro diverse categorie interessate, una delle quali rappresenta una ulteriore riapertura (fino ad un massimo di 1.600 lavoratori) rispetto ai lavoratori inseriti nel precedente decreto.

Tagliate le spese dei ministeri “senza portafoglio”, che potranno disporre di 20 milioni in meno per il 2012 e di 40 milioni in meno per il 2013. Non resta immune alle sforbiciate neanche il bilancio di Palazzo Chigi, per le cui spese di funzionamento dovranno essere risparmiati 5 milioni nel 2012 e 10 nel 2013.

Dai risparmi simbolici a quelli più grossi e strutturali, come quello che si pensa di realizzare tagliando sui dipendenti degli enti locali. Entro il 2012 verranno individuati “i parametri di virtuosità per la determinazione delle dotazioni organiche, tenendo prioritariamente conto del rapporto tra dipendenti e popolazione residente”.

Gestione cookie