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Ferrara: "Tremonti si dimetta". Anche il Financial Times scarica il ministro

di Alessandro Avico |2 Agosto 2011 11:01

ROMA – ''Tremonti dovrebbe offrire le sue dimissioni a Berlusconi, e Berlusconi dovrebbe respingerle. Ora per il governo è meglio che Tremonti resti''. Lo sostiene, in un'intervista al Corriere della Sera, il direttore del Foglio Giuliano Ferrara, che invita ministro dell'Economia a chiedere scusa.

''Una franca ammissione avrebbe circoscritto il fatto. Le mancate scuse daranno spazio agli spregiatori, ai pettegoli, a chi vorrà colpire Tremonti'', dice Ferrara, secondo cui la vicenda Milanese ''non fa comodo a Berlusconi'', perchè ''la corrosione del ministro dell'Economia non conviene al governo''.

''Chi occupa posti pubblici deve ammettere responsabilità ed errori'', sottolinea l'ex ministro per i Rapporti con il Parlamento. Tremonti, invece, secondo Ferrara ''ha tenuto un comportamento inaudito e l'ha giustificato in modo ancor più inaudito. Ha mortificato se stesso con spiegazioni risibili, tipo: sono troppo ricco per rubare''.

Sulla scelta riguardante la casa con Milanese ''sono rimasto sorpreso per l'ingenuità. Ha dimostrato una certa sciatteria'', afferma Ferrara. Adesso ''vedremo gli sviluppi dell'inchiesta. Certo, non viene fuori il ritratto di un ministro che sa scegliere collaboratori con un certo gusto nei consumi e con un contegno non trasandato''.

Per Ferrara anche Bersani avrebbe dovuto chiedere scusa. ''Doveva dire: mi dispiace, avrei dovuto scegliere persone più a prova di indagine. Spiegare la telefonata con cui mise in contatto Penati e l'imprenditore Gavio''.

Stessa linea del Financial Times, che per la prima volta abbandona il capo del dicastero economico. In un editoriale intitolato 'L'azzardo di un affitto a Roma', commenta la vicenda dell'ex collaboratore del ministro Milanese, a cui Tremonti ha dichiarato di aver versato in contanti 1.000 euro a settimana per l'affitto di un appartamento a Roma. Il quotidiano finanziario dice: "Non si capisce perchè Tremonti ha sentito la necessità di pagare l'affitto in contanti piuttosto che tramite bonifico o assegno".

Finora non sono emerse irregolarità tuttavia, "i pagamenti in contanti di Tremonti offrono un cattivo esempio agli italiani" a fronte della "cronica piaga italiana dell'evasione fiscale". Così come Silvio Berlusconi anche Tremonti "non e' indespensabile".

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