Aldo Grasso per il Corriere della Sera ricorda:
Il rapper era un concorrente che si esibì quando, indossando un giubbino di pelle alla Fonzie, Matteo Renzi fu ospitato da Maria la scorsa primavera e si guadagnò l’irrisione dei nemici e l’appellativo di Renzie (se per questo, anni prima anche Piero Fassino si era fatto adottare dalla De Filippi). Renzi ha messo le mani sul partito? Per farla breve, dietro la De Filippi, dietro Moreno, dietro Renzi ci sarebbe sempre Lui, il Signore di Arcore.
L’unico aspetto evidente in questa storia è che la distanza tra il segretario del Pd, Guglielmo Epifani, e Moreno Donadoni è abissale: tra un sindacalismo di stampo ottocentesco e il talent show c’è una diversità di audience che nessuna polemica potrà mai colmare. Di questo dovrebbero preoccuparsi i militanti e i simpatizzanti del Pd. E se avesse ragione Carlo Freccero? In un’intervista ha sostenuto provocatoriamente: «Maria De Filippi è il mio Censis». Per poi aggiungere: «Mi fa sempre capire che cos’è oggi la realtà italiana e molte volte capisco che l’Italia è un Paese anni Trenta».
L’ironia dei militanti del Pd. “Finalmente un partito che dice la verità: prima parla Epifani, subito dopo chiude Moreno con il suo pezzo più conosciuto: Che confusione”, twitta Alessio. “Se uno del Pd va ad Amici non va bene. Ma se uno di Amici va alla festa Pd va benissimo”, chiosa Rudy, ricordando le polemiche per la comparsata di Renzi, stile “Fonzie”, alla trasmissione della De Filippi.