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Fini parla con Alemanno e telefona a Berlusconi: ora vuole la pace?

di Daniela Lauria |14 Novembre 2011 23:00

ROMA – C’è odore di riconciliazione all’interno del centro-destra. Il sindaco di Roma Gianni Alemanno la chiama “grande ricomposizione del centrodestra”. Un auspicio il suo, pronunciato sul cantiere della linea B1 in piazza Annibaliano. L’ex An pronuncia le sue parole di riavvicinamento accanto al presidente della Camera, Gianfranco Fini.

Durante il sopralluogo i due sono stati visti a confabulare sotto braccio. Sindaco soddisfatto per l’aumentata mobilità che potenzierà il trasporto pubblico della capitale dal 2013. “Grande esempio di collaborazione istituzionale” si complimenta Fini “Si sono alternate delle amministrazioni, ma l’amministrazione Alemanno non ha pensato di azzerare, cancellare o rivedere il lavoro della Giunta precedente che era di diverso colore politico”.

L’incontro è stato visto come un altro passo verso un possibile riavvicinamento tra Pdl e Fli. Riappacificazione che che sembra trovare conferma nelle parole che Gianfranco Fini ha rivolto all’ex premier Silvio Berlusconi. Intervistato da Gr Parlamento il leader futurista ha detto: “Non avrebbe molto senso continuare a rivangare il passato e addossare l’uno all’altro delle responsabilità. Questa è anche la ragione per la quale le polemiche relative alle dimissioni di Berlusconi appartengono a un’altra stagione: cerchiamo di guardare tutti avanti, non con il torcicollo all’indietro.”

Sembra che i due, da anni ormai ai ferri corti, abbiano avuto un colloquio telefonico dopo il colloquio di dimissioni con il presidente della Repubblica Napolitano. E ancora:”Ho trovato il messaggio di Berlusconi responsabile, se avesse ascoltato delle pulsioni che ci sono nel suo partito non avrebbe detto che è il momento di mettersi dietro le spalle aggressività e impulsività” ha detto Fini, rivolgendosi al giornalista.

Le prove tecniche di riconciliazione sembrano ufficialmente avviate. Alle prossime urne l’ardua sentenza.

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