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Formigoni e insulti al dipendente Alitalia: “Ho agito da maschio, ridirei tutto”

di Emiliano Condò |21 Maggio 2015 10:41

Formigoni e insulti al dipendente Alitalia: “Ho agito da maschio, ridirei tutto”

ROMA – La notte non gli ha portato consiglio. E il day after dell’ex governatore della Lombardia Roberto Formigoni, filmato in aeroporto mentre insultava duramente al telefono un dipendente Alitalia (per il video clicca qui) dopo aver perso un aereo si apre con una intervista al Corriere della Sera in cui dice: “Ho agito da maschio, ridirei quelle cose”.

Formigoni, insomma, non si “pente” e respinge al mittente tutte le critiche soprattutto quelle relative al “linguaggio inappropriato per un esponente di Comunione e Liberazione”parlando di “moralismo d’accatto”:

«Il mio era un linguaggio inappropriato per un cattolico ciellino? Questo moralismo d’accatto mettiamolo da parte. Gente che non va in chiesa che critica chi ci va non può essere presa in considerazione. Sono stato trattato come un pacco postale, sbattuto di qua e di là. Gli italiani avrebbero detto parole diverse?».

A Nino Luca del Corriere della Sera Formigoni presenta la sua versione dei fatti:

Alle 21.25 – racconta Formigoni – mi sono presentato al gate indicato sulla carta di imbarco, ma gli addetti mi hanno spiegato che era stato cambiato, mandando me e altre quattro persone che dovevano imbarcarsi sullo stesso volo da tutt’altra parte». All’altro gate stavano imbarcando il Roma-Milano precedente, che riportava circa mezz’ora di ritardo: «Davanti a me c’era un gruppo di 10 persone con donne e bambini. Ho aspettato che imbarcassero tutti, poi ho chiesto di essere imbarcato, ma quel volo ormai era completo. A quel punto mi hanno mandato a un altro gate, ma nel frattempo si sono fatte le 21.57 e ho perso il volo. Ho subito un sopruso. Chiederò i danni: il rimborso del taxi (due viaggi) e le spese di una notte in albergo». Alitalia ha risposto serafica con un comunicato: «No, non si è presentato nei tempi previsti come sono tenuti a fare tutti i passeggeri, senza eccezioni».

E’ così convinto di avere ragione l’ex Governatore da promettere che il tutto finirà in tribunale:

«Andremo a giudizio, Alitalia mi pagherà il soggiorno, i danni e io pagherò questi due-tre euro di danni del telefono».
Rimangono le parole a dir poco sgarbate di cui per sempre Internet conserverà memoria. «Ripeterei quei termini? Assolutamente sì, ho utilizzato le parole che userebbe qualsiasi italiano maschio che nei momenti di rabbia perde la pazienza. Quando uno s’in…za, s’in…za! Sissì, sissì. Tutti coloro che mi scrivono me lo confermano. Colpa di Alitalia inefficiente e incapace».

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