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Regionali Puglia, Fitto: “Ticket Schittulli-Poli Bortone”. Ma lei non ci sta

di Maria Elena Perrero |12 Aprile 2015 17:54

 

Adriana Poli Bortone

LECCE – “Come ulteriore prova di buon senso e di ragionevolezza, alla luce della situazione delle ultime ore, avanzo l’ipotesi di un ticket Schittulli-Poli Bortone, unendo tutte le energie migliori”. Raffaele Fitto complica ulteriormente il rebus di Forza Italia in Puglia. Solo sabato la rottura con i vertici del partito che hanno deciso di contrapporre come candidato governatore alle Regionali contro il dem Michele Emiliano l’esponente di Fratelli d’Italia Adriana Poli Bortone a Francesco Schittulli, l’uomo scelto “autonomamente” da Raffaele Fitto, ex ministro e governatore in rotta con la leadership di Silvio Berlusconi.

La base pugliese di Forza Italia pare non aver gradito la scelta della Poli Bortone e ora arriva anche la parziale retromarcia dello stesso Fitto: “Da sempre, lavoro per una vasta e forte alternativa alla sinistra: la più vasta e forte possibile. In Puglia come a livello nazionale, il mio sforzo passato, presente e futuro è per una credibile controproposta di governo rispetto al Pd ed al centrosinistra – spiega in una nota il “ribelle” -. Venendo a questa campagna elettorale, i fatti di questi giorni si sono già ampiamente incaricati di chiarire chi lavora per unire e per vincere, e chi invece gioca a perdere, prigioniero di ostilità e calcoli romani lontanissimi dalle esigenze della Puglia”.

“Naturalmente – aggiunge -, devono cadere tutti i veti sui nostri candidati nelle liste del nostro partito Forza Italia e predisporre come è logico che sia, liste forti e competitive . Chi non accetta neanche questa soluzione, sta giocando un’altra partita che nulla ha a che fare con le elezioni regionali”.

Di fronte a quello che Fitto ha definito “il mio personale contributo di proposta politica, di ragionevolezza, anche per togliere a tutti ogni possibile scusa o alibi e per avere un una coalizione unita e vincente”, la Poli Bortone ha reagito freddamente: “Non so Fitto a che titolo fa queste proposte. Prima di fare il mio nome penso che qualcuno me lo dovrebbe chiedere. Normalmente si fa così quando si è educati. Mi sembra singolare”.

“Se, a parti inverse, avessi proposto qualcosa su Fitto, senza che lui lo sapesse – aggiunge all’agenzia Adnkronos – credo che non avrebbe gradito. Non ho idea a che titolo parli. Prima di fare il nome di una persona, che fa politica da 40 anni e passa, si deve avere la buona educazione di chiedere. Questa è la nuova politica che veramente non mi piace molto. Non mi sembra una prova di buon senso e soprattutto di buona educazione”.

 

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