Immigrazione, Gentiloni al meeting Cl di Rimini: “La risposta è il governo dei flussi, non la negazione della realtà”

Gentiloni al meeting di Cl di Rimini: "I terroristi non ci faranno rinunciare alle nostre libertà"
Gentiloni al meeting di Cl di Rimini: “I terroristi non ci faranno rinunciare alle nostre libertà”

RIMINI – “La risposta all‘immigrazione è il governo dei flussi e il contrasto dell’immigrazione clandestina, la risposta non è l’esclusione né la negazione della realtà. Queste non sono una garanzia di sicurezza ma semmai di insicurezza per il Paese”: il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, intervenendo al Meeting di Comunione e Liberazione a Rimini prende una posizione netta sul tema dell’immigrazione.

Tornando sulla questione dello ius soli, affrontata anche in mattinata, il premier è chiaro: “Il governo non deve avere paura di riconoscere diritti e di chiedere rispetto dei doveri anche a chi in Italia è nato e studia nelle nostre scuole. Chi semina odio e facili illusioni non farà un buon raccolto in un contesto di lunga durata”.

Nel suo discorso alla giornata di apertura del Meeting fondato da Luigi Giussani Gentiloni ha parlato diffusamente dell’attentato di Barcellona, costato la vita anche a tre italiani: “Siamo al fianco di Barcellona. Io non credo alla propaganda di alcuni siti islamici, ma sono consapevole che nessun Paese, neanche l’Italia, possa sentirsi al riparo dalla minaccia”.

Quindi ha chiesto di sostenere le forze dell’ordine nella lotta al terrorismo: “E’ decisivo che da tutti venga il sostegno alle forze dell’ordine, all’intelligence, ai militari impegnati per garantire la sicurezza”, ha sottolineato Gentiloni al meeting dell’amicizia tra i popoli che si è aperto domenica 20 agosto. “Fare sentire il Paese unito attorno alle forze che lavorano per la sicurezza è altrettanto importante rispetto al ripetere che i terroristi non ci costringeranno a rinunciare alla nostra libertà. La difendiamo, lo facciamo ringraziando ogni giorno chi ci consente di vivere liberi”, ha sottolineato Gentiloni. “Daesh è stato sconfitto, ha perso la sua partita fondamentale che era quella di far diventare uno Stato la propria presenza terroristica, ma la sua minaccia continua e riguarda tutti”, ha concluso.

 

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