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Giuliano Poletti: “Più opportunità di lavoro giocando a calcetto che inviando cv”

di Maria Elena Perrero |27 Marzo 2017 22:26

Giuliano Poletti: “Più opportunità di lavoro giocando a calcetto che inviando cv”

ROMA – Nuova bufera sul ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, lo stesso che alcuni mesi fa aveva parlato dei cervelli in fuga dicendo: “Certa gente è meglio non averla tra i piedi”. Questa volta il ministro, ex presidente nazionale della Lega Coop, ha esordito dicendo che “si creano più opportunità di lavoro a giocare a calcetto che a mandare in giro i curriculum vitae”.

“Il rapporto di lavoro è prima di tutto un rapporto di fiducia. È per questo che lo si trova di più giocando a calcetto che mandando in giro dei curriculum”, ha detto Poletti incontrando gli studenti dell’istituto Manfredi Tanari di Bologna.

Immediata la replica indignata del Movimento 5 stelle. “Poletti dice che per trovare lavoro conviene più il calcetto che inviare cv. Anche Buzzi giocava?”, ironizza il deputato M5s Alessandro di Battista.

“Dal ministro Poletti arriva l’ennesimo intervento a gamba tesa e, è il caso di dirlo, un calcio in faccia ai molti giovani disoccupati. Ormai non ci sono più commenti sulla sua scarsa sensibilità. E’ da cartellino rosso”, dicono i deputati M5S della Commissione Lavoro.

“Invece di dire stupidaggini, Poletti avrebbe dovuto operare per creare occupazione e non precarietà. In questo Paese i giovani restano troppo spesso in panchina anche per colpa di un governo e di un ministro che criticare è ormai sin troppo facile, come tirare un rigore a porta vuota. A proposito di calcetto, è il momento di cambiare finalmente squadra di governo”, chiudono i portavoce Cinquestelle.

Non si è fatta attendere la contro replica di Poletti: “Non ho mai sminuito il valore del curriculum e della sua utilità. Ho sottolineato l’importanza di un rapporto di fiducia che può nascere e svilupparsi anche al di fuori del contesto scolastico. E quindi dell’utilità delle esperienze che si fanno anche fuori dalla scuola”.

“Vedo che si stanno strumentalizzando alcune frasi che ho pronunciato in occasione di un incontro con gli studenti di una scuola di Bologna – ha spiegato – per parlare di alternanza scuola-lavoro”, frasi – sostiene il ministro – “che gli studenti hanno compreso e condiviso nel loro significato” .

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