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Governo Lega-M5s, Di Maio: “Giuseppe Conte premier politico”. Salvini: “Siamo pronti”. Lo Spread sfonda quota 180

di redazione Blitz |21 Maggio 2018 23:55

Governo Lega-M5s, Di Maio: "Momento storico, indicato il nome a Mattarella". Lo Spread sfonda quota 180

Governo Lega-M5s, Di Maio: “Momento storico, indicato il nome a Mattarella”. Lo Spread sfonda quota 180

ROMA – Giuseppe Conte sarà il premier di un governo politico a guida Lega-M5s. A confermare il nome circolato insistentemente nelle ultime ore è stato proprio Luigi Di Maio, all’uscita dalle consultazioni al Quirinale. “Oggi è un giorno storico”, ha esultato il leader politico dei 5 Stelle. Il capo dello Stato, Sergio Mattarella, lo ha ricevuto per primo e a Borse ormai chiuse. La cautela però non è bastata, visto che lo spread tra Btp e Bund ha sfondato quota 180 punti base, arrivando a 189 il livello più alto da giugno scorso. Dopo Di Maio è salito al Colle l’alleato Matteo Salvini che ha rassicurato i più apocalittici: “Siamo pronti a partire, nessuno ha niente da temere”.

A 80 giorni dal voto del 4 marzo Di Maio e Salvini annunciano di aver indicato il nome del premier del contratto giallo-verde al presidente della Repubblica. Un nome che, assicura Di Maio, “se sarà giudicato giusto dal presidente Mattarella, garantirà un governo politico”. “Chiara è anche la squadra di governo”, ha precisato Salvini.

“Sono molto orgoglioso di questo nome”, ha detto poi il leader grillino rivendicandone la paternità solo una volta uscito dalla sala stampa del Quirinale, “perché è la sintesi del movimento cinquestelle. Non vesserà il popolo italiano”. E a chi gli recriminava che è comunque un premier non eletto dal popolo, risponde: “Era nella mia squadra, lo hanno votato 11 milioni di italiani”.

“Ovviamente – ha aggiunto – il nostro obiettivo era ed è migliorare la qualità della vita degli italiani e in questi 80 giorni abbiamo imposto un metodo: prima si discuteva di temi e poi di nomi”.

“Le questioni degli italiani vengono prima di ogni cosa – ha continuato il capo politico di M5S – Sono orgoglioso di aver portato al governo il nostro programma elettorale, ci sono i 5 stelle, ci sono i nostri 20 punti”.

“Siamo pienamente soddisfatti del lavoro nei prossimi giorni speriamo che si possa iniziare questo nuovo percorso per la Repubblica. Sono stati 80 giorni in cui ne è valsa la pena prendere tempo perché finalmente nasce la terza Repubblica“.

“Nel contratto di governo ci sono le Cinque stelle, i venti punti indicati in campagna elettorale e tante soluzioni alle sofferenze degli italiani, dal reddito di cittadinanza alla legge Fornero – ha spiegato ancora Di Maio – più spazi di bilancio in Europa, dalla lotta al gioco d’azzardo, al superamento della buona scuola, alla sanità, con la meritocrazia per chi è a capo degli ospedali. Ci sono le grandi battaglie storiche del M5s, come l’acqua pubblica”.

Con il leader pentastellato, c’erano anche i capigruppo alla Camera e al Senato Giulia Grillo e Danilo Toninelli e il capo della comunicazione Rocco Casalino. Di Maio ha percorso un breve tratto a piedi prima di entrare al Quirinale ed è stato salutato da alcuni cittadini che lo acclamavano. “Fatemi andare dal presidente”, si è limitato a dire ai giornalisti, lasciando Montecitorio. Anche il leader della Lega, Matteo Salvini, è arrivato al Quirinale in auto con la delegazione composta dai capigruppo al Senato Gianmarco Centinaio e alla Camera Giancarlo Giorgetti.

Il nuovo appuntamento è quindi fissato per domani, 22 maggio, con i presidenti di Camera e Senato. Mattarella riceverà alle ore 11.00 il Presidente della Camera dei Deputati, Roberto Fico, e alle ore 12.00 il Presidente del Senato della Repubblica, Maria Elisabetta Alberti Casellati.

Il tutto mentre la Borsa di Milano chiudeva in rosso, nel giorno del premier, ma pure delle cedole. Ad appesantire i listini di Piazza Affari è stata l’agenzia di rating Fitch che ha così giudicato il contratto di governo giallo-verde: “Il contratto di governo che sarebbe alla base di un esecutivo Lega-Movimento cinque stelle aumenta i rischi per il profilo di credito sovrano, in particolare attraverso un allentamento di bilancio e un potenziale danno alla fiducia”.

La DIRETTA dal Quirinale

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