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Il “sogno” di Bagnasco: “Una nuova generazione di politici cattolici”

di Mino Fuccillo |25 Gennaio 2010 18:02

Un Angelo venuto a Roma a riforma mostrare…L’Angelo è il cardinal Bagnasco, presidente della Cei che ha parlato al Consiglio permanente della sua organizzazione, i vescovi italiani, ma in realtà ha tenuto una lezione-orazione, con tanto di “dettato” per tutta la politica italiana. Preoccupato Bagnasco, anzi ammonitore al limite del pubblico allarme: “Maestri del nuovo sospetto e risentimento…mostri del passato che rischiano di resuscitare…”. Questo il panorama della vita pubblica italiana. Bagnasco porta ad esempio l’aggressione al premier, ma è, appunto, nel quadro da lui tracciato, solo un esempio. Un esempio di conseguenze.

Conseguenze di qualcosa che la politica si ostina a non fare: le riforme vere. “Colpevolmente rimandate”, ritardo che “assorbe le risorse e corrode gli entusiasmi”. Questa l’analisi, in rimarcata consonanza con gli appelli e le indicazioni di Napolitano. E come si fa ad uscire dalla crisi e a realizzare l’obiettivo finora sempre mancato? Bagnasco confessa di “avere un sogno: una nuova generazione di italiani e cattolici che diano il meglio di sè nella cosa pubblica”. I giornali traducono e titolano con buona sintesi: “Sogno una nuova classe politica cattolica”. Eppure di cattolici ferventi e dichiarati è piena la Lega, il Pdl, il Pd, l’Udc…Cosa sogna allora e pure chiede e comanda il capo dei vescovi italiani?

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