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Imu, niente proroga. Slittano i versamenti delle dichiarazioni dei redditi

di Emiliano Condò |8 Giugno 2012 19:38

ROMA, 8 GIU – L’Imu si paga il 18 giugno. Niente proroghe. ”Ciò che dovevamo fare per l’Imu lo abbiamo fatto”, ha detto il vice-ministro dell’Economia, Vittorio Grilli, anticipando quanto un comunicato ufficiale del ministero ha confermato successivamente. E’ slittato, invece, al 9 luglio il pagamento delle imposte dei redditi di Unico per le persone fisiche e per le società sottoposte agli studi di settore. Per i contribuenti, comunque, sarà un’estate calda, anche se si considerano le sole tasse locali. La stangata sulle famiglie – secondo uno studio della Uil – che arriverà dall’Imu insieme alle altre imposte locali e comunali potrebbe essere in media per una famiglia con una seconda casa di oltre 1.400 euro con un picco di 3.000 euro a Roma e oltre 2.500 a Bologna e Milano. In media il versamento potrebbe essere di 177 euro a famiglia per l’Imu sulla prima casa, 865 per la seconda casa, 143 euro di addizionale comunale Irpef per contribuente, 220 per la Tarsu (la media e’ fatta su una famiglia monoreddito).

Nel 2012, secondo lo studio, le aliquote Imu sulla prima casa aumentano mediamente del 12% rispetto all’aliquota base; quelle per la seconda casa del 25,9%, sempre sulle aliquote base; le Addizionali Comunali Irpef dell’11,2% rispetto allo scorso anno; quelle per la Tarsu del 2,7% rispetto al 2011. ”E’ evidente – afferma il segretario confederale Guglielmo Loy – che il carico fiscale nel nostro Paese è insopportabile, soprattutto, per coloro che fanno fino in fondo il proprio dovere: i lavoratori dipendenti e pensionati”. La Uil chiede che l’Imu sia corretta e migliorata ma sottolinea anche che si fa un rumore enorme su questa imposta mentre passa sotto silenzio la tassa locale più penalizzante per i lavoratori e pensionati, l’addizionale Irpef. ”Le Amministrazioni locali – sottolinea la Uil – sono state efficienti e veloci: ma nel cogliere al volo la possibilità di rimpinguare le casse comunali aumentando le tasse. Lo hanno fatto, tra i 107 capoluoghi di provincia, 21 per Imu prima casa, 46 per Imu sulla seconda, 19 per l’addizionale, 23 per la Tarsu. La città nella quale si registra il versamento medio più alto per l’Imu per la prima casa è Roma con 639 euro a fronte dei 427 di Milano i 409 di Bologna, i 323 di Torino e i 303 di Napoli. Ma la vera batosta sarà per l’Imu sulla seconda casa con una media di 1.885 euro a Roma, 1.793 a Milano, 1.747 a Bologna e 1.426 a Firenze. L’Imu dovrebbe portare nel complesso nelle casse statali e comunali 3,5 miliardi di euro per la prima casa e 18,9 miliardi per la seconda casa. Per l’addizionale comunale Irpef ci si aspetta un gettito di 3,4 miliardi mentre dalla Tarsu-Tia ci si aspettano 7,4 miliardi di euro.

I versamenti relativi alle dichiarazioni dei redditi slittano dal 18 giugno al 9 luglio. E’ quanto prevede il Dpcm firmato dal premier Mario Monti riportato oggi dal sito del Sole24Ore, confermando le indiscrezioni dei giorni scorsi. Il provvedimento consente versamenti anche fino al 20 agosto, maggiorando l’importo dello 0,40%. Il testo, bollinato dalla Ragioneria, riporta la data del 6 giugno, differisce il termine di versamento per le persone fisiche e non riguarda le grandi società. La decisione è stata adottata ”al fine di consentire il corretto svolgimento degli adempimenti connessi alla predisposizione delle dichiarazioni e alla definizione dei versamenti”. Non contiene, invece, alcun riferimento ai versamenti dell’Imu che quindi si intendono confermati per il 18 giugno. Analogo slittamento è poi previsto per le società sottoposte agli studi di settore e ai contribuenti che partecipano a società di persone. Loro, quindi, potranno usufruire della proroga non solo per l’imposta sui redditi ma anche per l’Iva e l’Irap.

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