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Inchiesta G8: Riccardo Fusi indagato all’Aquila

di admin |16 Settembre 2010 17:33

L’imprenditore Riccardo Fusi, presidente dimissionario della Btp, azienda di costruzioni di rilievo nazionale, e grande amico del coordinatore del Pdl Dennis Verdini, è indagato dalla procura distrettuale antimafia dell’Aquila nell’ambito dell’inchiesta sugli appalti per il G8 dell’Aquila e della ricostruzione. Lo rende noto l’Ansa secondo quanto ha appreso da fonti interne alla procura distrettuale antimafia dell’Aquila.

L’inchiesta sugli appalti per il G8 e per la ricostruzione vede già iscritti sul registro degli indagati con l’ipotesi di reato di corruzione il coordinatore nazionale del Pdl, Denis Verdini, e l’imprenditore Ettore Barattelli, presidente del consorzio Federico II.

La Btp fa parte del Consorzio Federico II, oltre che con la famiglia Barattelli, con le altre due aziende aquilane Vittorini Emidio e Marinelli-Equizi. La procura indaga sugli appalti presi dal consorzio, in particolare la costruzione all’Aquila del modulo ad uso scolastico provvisorio (Musp), dove è insediata la scuola media Carducci, affidata dalla protezione civile nazionale con un bando comunitario, e sul subappalto per i lavori nella caserma Campomizzi, dove ci sono sfollati e studenti.

Secondo l’accusa, gli imprenditori avrebbero cercato di ottenere appalti nella ricostruzione attraverso la presentazione di politici influenti. Nei prossimi giorni ci sara’ un’accelerazione delle indagini con la convocazione come persone infornate sui fatti del presidente e commissario per la ricostruzione, Gianni Chiodi, e il direttore della Cassa di Risparmio della provincia dell’Aquila, Rinaldo Tordera.

L’inchiesta è una costola di quella avviata dalla procura di Firenze, poi passata a Perugia, sui grandi eventi e il G8 della Maddalena che ha portato in carcere il presidente del consiglio superiore dei Lavori Pubblici, Angelo Balducci, l’imprenditore Diego Anemone, e al coinvolgimento del capo della protezione civile nazionale, Guido Bertolaso.

Dalle intercettazioni arrivate da Firenze, emerge tra le altre cose che il presidente Chiodi ha una conversazione con Fusi con il telefonino di Verdini che l’imprenditore aveva chiamato mentre era in compagnia di Chiodi a Roma. Nella telefonata c’e’ una promessa di incontro, sul quale Chiodi ha più volte dichiarato che non c’e’ mai stato.

Pm: non informato dai giornali… ”Noi non possiamo dire chi sono o meno gli indagati, se ci sono lo devono sapere dagli atti di giustizia e non dai giornali o dalla televisione”. Cosi’ il procuratore della Repubblica e distrettuale antimafia dell’Aquila, Alfredo Rossini, ha risposto alle domande dei giornalisti sulla iscrizione sul registro degli indagati dell’imprenditore Riccardo Fusi, presidente dimissionario dell’impresa di costruzioni Btp, che fa parte del Consorzio Federico II.

”Possiamo dire che noi stiamo attenti a tutte le persone che in vario modo sono collegate sulle attivita’ sulle quali noi stiamo indagando – ha detto ancora Rossini – quindi le ascolteremo nella maniera che per noi sara’ la piu’ opportuna”. Il procuratore capo ha annunciato che le persone saranno ascoltate entro settembre. Tra queste come persone informate sui fatti il presidente e commissario per la ricostruzione, Gianni Chiodi, e il direttore della Cassa di Risparmio della provincia dell’Aquila, Rinaldo Tordera.

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