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Legge di Stabilità, Enrico Letta: “Tre miliardi di bonus per la crescita”

di Maria Elena Perrero |6 Novembre 2013 21:47

Enrico Letta (Foto Lapresse)

ROMA – “Il Parlamento può migliorare la Legge di Stabilità. Abbiamo un capitolo di 3 miliardi di euro da utilizzare per la crescita. Il taglio del cuneo fiscale? Cinque miliardi in tre anni sono una cifra significativa. Le due strade per utilizzarli sono o restringere la platea oppure dire che una riduzione forte la faremo quando ritornano risorse”: lo ha detto il presidente del Consiglio, Enrico Letta, alla riunione dei capigruppo del Pd.

Tra i punti più criticati della Legge di Stabilità, ha ammesso Letta, c’è l’esiguità del taglio del cuneo fiscale. “Si può ridurre di più ma dobbiamo decidere come”.

“Noi abbiamo un capitolo di 3 miliardi di euro che possiamo utilizzare per la crescita e che ci derivano dall’aver tenuto i conti in ordine e aver fatto le cose per bene. Abbiamo questo bonus positivo cui si aggiunge il cofinanziamento”.

Letta ha ribadito che l’obbiettivo del governo è far ripartire l’occupazione. “Se riusciamo a fare un buon passaggio parlamentare della legge di Stabilità, se arriveranno risorse da altre operazioni, l’anno prossimo potremo far scendere debito e deficit, far scendere le tasse e affrontare il dramma della disoccupazione”, afferma.

Ad ogni modo il prossimo anno “ci sarà finalmente il segno + sulla crescita. La differenza rispetto alle previsioni della commissione Ue si spiega con la partita sui debiti della pubblica amministrazione e gli ecobonus. Entrambe le cose stanno avendo impatto molto buono”.

Sui Comuni il premier ha annunciato: “Con questa legge di Stabilità i Comuni sono considerati alleati per lo sviluppo e non nemici da vessare” con tagli a loro scapito.

“A latere della legge di Stabilità, ha poi spiegato Letta, ci sarà il capitolo della cessione di quote di minoranza di società pubbliche per ridurre il debito”, annuncia. Il premier avverte poi che il prossimo mese e mezzo sarà “molto complesso” ma c’è la possibilità di “guidare un’inversione di marcia”. “Possiamo dimostrare che vogliamo tornare a far crescere questo paese. Tutti questi passaggi sono importanti se riusciamo a declinarli in un racconto nel quale emerge che accompagniamo l’Italia fuori dalla crisi passo dopo passo. Scorciatoie e scelte avventate non sarebbero da persone serie l’esempio è quello di chi fa la trasvolata atlantica: siamo sopra l’Atlantico, non vediamo i grattacieli, ma la direzione è giusta”.

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