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Lettera di Berlusconi all’Ue, i sindacati: “Reagiremo insieme”

di Maria Elena Perrero |26 Ottobre 2011 21:42

ROMA, 26 Ott – Dura la reazione dei sindacati alla lettera del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ai verticio dell’Unione Eueopa.

Cgil. – ”A giudicare dalle indiscrezioni di stampa che trapelano sui contenuti della lettera, lo spirito riformatore del governo si traduce in un ennesimo attacco del governo sui licenziamenti, sul lavoro precario e sulle pensioni, colpendo in particolar modo le donne e il mezzogiorno”. Lo afferma il leader della Cgil, Susanna Camusso. ”Abbiamo visto in questi minuti dichiarazioni di altre organizzazioni sindacali, siamo per proporre a tutti una iniziativa di mobilitazione unitaria che rimetta al centro le ragioni del lavoro e della crescita, ancora una volta negate dalle scelte di questo governo”. E’ la proposta del leader della Cgil.

Ugl. ”La misura e’ colma. Con la lettera del governo italiano alla Ue si e’ andati oltre le nostre peggiori aspettative. A questo punto, vista anche l’assenza totale di condivisioni sui sacrifici da imporre alla parte pi� indifesa del paese, ci sentiamo liberi di intraprendere tutte le azioni necessarie per mostrare tutto il malcontento delle persone che rappresentiamo”. Cosi’ Giovanni Centrella, segretario generale dell’Ugl, chiedendo “alle altre confederazioni di prendere in seria considerazione un’iniziativa comune a difesa non solo degli interessi e dei diritti di lavoratori e pensionati, ma a questo punto di tutto il popolo italiano”.

Uil. Dal Governo arriva sempre la stessa ricetta: far pagare ”ai dipendenti e ai pensionati” il prezzo della crisi ”senza dire nulla su evasione fiscale, su sprechi e privilegi. La Uil non ci sta e la nostra reazione ci sara’ e sara’ assolutamente ferma. Decideremo domani e risponderemo di conseguenza”. Cosi’ il segretario confederale della Uil Paolo Pirani replica all’ipotesi di licenziamenti piu’ facili anche previsto dalla lettera presentata dal Governo Italiano alla Commissione Europea.

Fiom. ”Dai primi annunci la lettera di Berlusconi annuncia leggi speciali contro il lavoro pari a quelle del fascismo. Bisogna rovesciare il governo, questa lettera, gli intenti che la promuovono e respingere l’ultimatum europeo: ci trattano come la Grecia, faremo come in Grecia”. E’ quanto afferma Giorgio Cremaschi, della Fiom.

”Sono misure inaccettabili che non servono ad uscire dalla crisi e che non affrontano le ragioni che hanno prodotto la crisi”. Cosi’ il leader della Fiom, Maurizio Landini, commenta la lettera all’Ue. ”E’ necessario che il sindacato, a partire dalla Fiom e dalla Cgil, rispondano con una mobilitazione generale nel paese e credo che anche le forze politiche dell’opposizione debbano respingere tali misure e tale logica di interventi”, afferma Landini.

 

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