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Liguria. “Sansa vai avanti”, Crimi smentisce Di Maio, ok candidato Pd-M5S

di Redazione Blitz |17 Luglio 2020 14:18

Ferruccio Sansa (Ansa)

Sarà Ferruccio Sansa, il giornalista del Fatto Quotidiano, il candidato del centrosinistra più M5S a presidente della Liguria.

Era notizia di ieri l’accordo raggiunto dopo mesi di trattative estenuanti, ma in dirittura di arrivo si era messo di traverso Luigi Di Maio.

Oggi ci ha pensato il capo politico Vito Crimi a rimettere in carreggiata la candidatura che già deve scontare il no dei renziani che correranno da soli.

Liguria, Crimi smentisce Di Maio

“Sansa, vai avanti”, è il laconico invito del leader dei 5 Stelle. Che da un lato fa chiarezza sulla linea di collaborazione che dal governo scende a livello a locale dell’alleanza giallorossa.

Dall’altro evidenzia il clima di fibrillazione all’interno del Movimento, diviso tra sensibilità diverse per non dire correnti e veti incrociati, tra governisti favorevoli al rapporto con il Pd e critici gelosi dell’ortodossia grillina.

Sullo sfondo la partita mai conclusa sulla leadership.

Le riserve sul nome di Sansa il ministro degli Esteri le aveva espresse anche con il fondatore Beppe Grillo, fautore di una presa d’atto realistica inconciliabile con fughe in avanti solitarie.

“Il primo a mostrare irritazione e a pretendere posizioni ufficiali è il candidato Sansa – segnala La Repubblica -.

Che, da Genova, chiede subito “parole chiare ai vertici del Movimento” sulla propria corsa.

Poco dopo, ecco la risposta che arriva dal reggente dei Cinque Stelle. Vito Crimi fa sapere di aver sentito il candidato governatore del patto 5S-Pd in Liguria, Sansa.

Gli ha detto: “Vai avanti, nessun problema sulla tua candidatura”.

Zingaretti: “Ora alleanza anche nelle Marche”

Nicola Zingaretti, segretario Pd, incassato il sospirato via libera M5S, è confortato nella sua strategia di estendere il modello Liguria alle altre regioni.

Ieri è tornato a fare un appello per una intesa tra i Dem e i pentastellati.

“Continuerò sempre a fare appelli: come siamo uniti contro la destra al governo – ha detto il segretario del Pd al Tg3 – così lo dobbiamo essere anche nelle regioni.

Per esempio nelle Marche non c’è un centro-destra, ma un destra-centro, con il candidato che va alle cene di commemorazione della Marcia su Roma.

Che cosa deve accadere di più per fermare questa ipotesi di presidenza? Anche alle regionali proviamo a unire le forze, noi del Pd ci proveremo fino all’ultimo per fermare le destre”. (fonti La Repubblica e Ansa)

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