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Lombardia, si indaga sui conti delle opposizioni. Mazzi di fiori, pranzi, …

di luiss_vcontursi |8 Gennaio 2013 12:11

Lombardia. Mazzi di fiori, pranzi, gilet fosforescenti: le spese di Idv e Sel (Nella foto il Pirellone)

ROMA – Trecento euro per cento ‘mazzolini di fiori’ l’8 marzo, 1.600 euro per cento copie del volume “Italico risorgimento”,  431,20 euro per l’acquisto di ficus e altre piante, pranzi e cene non da nababbi e biglietti di treni in seconda classe “come rimborso spese per i collaboratori”. Eccole le spese dei gruppi di Idv e Sel in Regione Lombardia. Spese messe a disposizione della stampa e poi dei magistrati che indagano sulle spese “folli” al Pirellone e che, al momento, hanno indagato 62 persone, tutte di Pdl e Lega.

Gli uomini della Guardia di finanza, su delega della Procura di Milano, sono andati al Consiglio regionale della Lombardia per acquisire documentazione amministrativo-contabile riguardante le spese sostenute dai gruppi di opposizione (Pd, IdV, Sel, Pensionati e Gruppo misto al quale si era iscritto fra gli altri l’ex Pd Penati) negli anni compresi tra il 2008 e il 2012.

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Italia dei valori. Secondo quanto scrive Repubblica, nei conti dell’Idv lombarda ci sono una fattura da 1.600 euro per l’ordine di cento copie del volume “Italico risorgimento”, un’altra da 300 euro per l’acquisto, l’8 marzo 2012, di cento “mazzolini di fiori”.  Un conto da 350 euro alla trattoria Tullio. E poi 4mila 873 euro di spese per rimborsi spese in cinque mesi. E ancora, tra le carte dell’Idv in Lombardia, Repubblica dice che sono rendicontati 431,20 euro per l’acquisto di ficus e altre piante; 566,56 euro spesi in un bar pasticceria di Ponte San Pietro, in provincia di Bergamo; un conto da 590 euro in una piadineria artigianale di Senago; 140 euro per la cena conclusiva di un evento sulla mafia in Lombardia con Leoluca Orlando, ospitato alla villa San Carlo Borromeo. E infine non si sa quanti soldi per l’acquisto di gilet fosforescenti. Ma il capogruppo in Regione Stefano Zamponi assicura: “Servono a riconoscere i nostri uomini nei convegni. Ma costano pochissimo”.

Sel. Venendo a Sinistra, econologia e libertà, Repubblica scrive che sui conti messi a disposizione si trovano piccole spese, ma che comunque dovranno essere giustificate. Come i 25 euro spesi il 4 novembre 2011 per un’orchidea o vari pranzi e biglietti di treni, tutte spese contenute, ma comunque a carico del partito. La consigliera regionale Chiara Cremonesi spiega che sono rimborsi spese: “Purtroppo  spiega  abbiamo due dipendenti in maternità che non possiamo sostituire. E allora dobbiamo cercare quanto meno di rimborsare le spese dei collaboratori che ci danno una mano”.

Spese come il conto da 31,70 euro “da mettere su conto Sel” per insalata con mozzarella, bresaola, ananas, panino verdura e formaggio e altri “sette panini qualsiasi”. O le dodici confezioni regalo appena acquistate dalla “cooperativa Libera Terra”, per un totale di 552 euro. Sui conti di Sel saltano poi agli occhi gli 8.470 euro per un evento a Buccinasco a gennaio. Poi vari conti per taxi e frequenti spostamenti in treno a Roma, sempre in seconda classe.

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