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Massimo Giletti: Berlusconi mi vuole sindaco a Torino, ma…

di Alberto Francavilla |18 Agosto 2015 12:19

Massimo Giletti: “Berlusconi mi vuole sindaco di Torino”

ROMA – Massimo Giletti sindaco di Torino? No, almeno non adesso. Ma in futuro…Il conduttore Rai racconta in un’intervista ad Alessandra Menzani di Libero che Berlusconi gli avrebbe proposto di candidarsi nella sua città natale. Per ora, invito declinato.

Ecco uno stralcio dell’intervista:

Come è nata la proposta?
«Nella logica di oggi, i partiti contano sempre meno, contano più le facce. Si rincorrono così i volti forti della tv, ispirano credibilità. Pensiamo a Lilli Gruber e Michele Santoro e alle loro esperienze a Bruxelles. Ci sta, quindi, pensare che io, con un consenso di quattro milioni di persone che ogni domenica mi seguono all’ Arena, su Raiuno, possa avere qualcosa da dire in politica. Sì, mi hanno chiamato».

Chi?
«Non lo dico, tradirei la sua fiducia. Ammetto di essere una persona alla continua ricerca, assillato dai dubbi, aperto a nuove sfide. Ho detto di no perché non mi sento pronto.
Nel futuro, però, non lo escludo. Anche perché, nel ruolo di sindaco si può fare ancora molto, è una bella esperienza. Ma per ora la politica la faccio come conduttore».

Non si capisce però perché Berlusconi voglia lei dopo la recente lite in tv, nel corso di un faccia a faccia piuttosto duro.
«Pochi sanno quello che ci siamo detti dopo l’ intervista».

E ce lo dica.
«A volte proprio dopo le interviste più forti, rocambolesche e teatrali, hai rispetto per l’ avversario. E riconosci la sua professionalità. Così ha fatto Berlusconi. Io ho dimostrato di non essere servo del potere. In quell’ occasione, il Cavaliere aveva portato un cartello per raccontare tutto ciò che aveva fatto nei suoi governi. Beh, me lo sono fatto autografare. Lui il suo lavoro l’ ha fatto bene».

Quindi lei simpatizza per quella parte politica?
«Non mi schiero. Tra l’ altro, anni fa, anche il centrosinistra mi aveva cercato. Durante la mia carriera non sono mai stato attaccato per aver preso posizioni contro quella o quell’ altra parte politica. E nemmeno a favore. Per questo sono credibile, libero e senza scheletri nell’ armadio».

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