X

Matteo Renzi sul camper per le primarie: con lui l’ex sindaco di Piacenza

di Lorenzo Briotti |27 Agosto 2012 22:47

Matteo Renzi (LaPresse)

FIRENZE – Matteo Renzi  ha scelto di salire su un camper per battere in lungo e in largo la penisola nella sua campagna per le primarie del centrosinistra in cui sfiderà Pier Luigi Bersani. Partenza fissata per il 13 settembre. Almeno per ora, è clima all’insegna del fair play: ”Le primarie – dice Bersani dalla festa democratica a Reggio Emilia – saranno una grande occasione di democrazia”.

A capo della macchina elettorale Renzi chiama Roberto Reggi, l’ex sindaco di Piacenza (città di Bersani): dirigente del Pd, ingegnere tornato al suo lavoro dopo l’esperienza di primo cittadino, non ha mai detto una parola contro l’attuale segretario del partito, ma da diversi mesi non ha fatto neanche mistero di simpatizzare per il ”rottamatore”.

I camper saranno due, uno per Renzi e l’altro per lo staff, allestiti con saletta per conferenze stampa, ma soprattutto con tutti i collegamenti per usare internet e soprattutto i social network attraverso i quali Renzi ama comunicare. Incertezze ancora sulla città di partenza: Renzi cerca un luogo ”simbolico”, ma che risponda anche alle caratteristiche di ”bellezza” che è uno dei temi che da sempre gli sta a cuore. A ”bordo” del camper ci sarà sicuramente il presidente del consiglio regionale dell’Emilia Romagna Matteo Richetti, mentre non pare della partita Giorgio Gori: l’ex patron di Magnolia che è stato l’anima delle convention di Renzi, da giugno scorso non sembra così assiduo nel gruppo come una volta.

Tempi e modalità del via alla campagna di Renzi per le primarie, tra l’altro, sembrano contenere già il paradigma del confronto ravvicinato con Bersani: non solo l’ ”autista” della macchina elettorale conterraneo del segretario, ma anche il fatto che la partenza del tour in camper sia fissata per il 13 settembre non fa sfuggire agli osservatori del calendario che proprio due giorni dopo, il 15, è prevista la presenza di Bersani alla festa del Pd a Firenze dove troverebbe non più solo un Renzi sindaco ma un competitor ormai formale. Come se non bastasse, prima di quella data è in programma la presenza di Renzi alla convention dei democratici Usa, dove Bersani, non andrà perché ha declinato l’invito.

Ma la partenza così avvicinata dell’inizio del tour avrebbe anche un altro significato: quello di spingere sul Pd perché le primarie si facciano con regole fissate il prima possibile. Quella delle regole è da sempre una delle preoccupazioni di Renzi, sospettoso del fatto che, pur senza impugnare come una clava lo statuto del partito (che non prevede vi siano due candidati del Pd in lizza) possano essere frapposti ostacoli di vario tipo alla sua corsa per la leadership. Un rischio che, deve aver pensato il ”rottamatore”, si allontanerà una volta che il camper sarà partito.

Scelti per te