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Migranti, Stefano Mai (Lega): “Arrivano i mao mao, tolgo i red carpet”

di Maria Elena Perrero |24 Agosto 2017 19:19

Migranti, Stefano Mai (Lega): "Arrivano i mao mao, tolgo i red carpet"

Migranti, Stefano Mai (Lega): “Arrivano i mao mao, tolgo i red carpet”

GENOVA  – “Arrivano i mao mao, sto pensando di togliere il red carpet”: è quanto avrebbe scritto su Facebook l‘assessore ligure Stefano Mai, esponente della Lega ed ex sindaco di Zuccarello (Savona). La denuncia arriva dal gruppo Pd in Regione Liguria: “Ormai ci conoscono in tutta Italia per le frasi gravi e ingiustificabili che ‘il modello Toti’ propone sul tema dell’immigrazione. Oggi è il turno dell’assessore Mai, il leone da tastiera che ha già cancellato il post, che pronuncia parole ingiustificabili e gravi sull’arrivo di sei migranti a Zuccarello. Su Facebook ha scritto ‘Arrivano i mao mao, sto pensando di togliere il red carpet'”.

Sulla pagina Facebook di Mai è ora comparsa una scritta rossa “Stop invasione”. “Mao mao è un termine evidentemente utilizzato dall’assessore con tono dispregiativo. Innanzitutto su un tappeto rosso steso da un’amministrazione pubblica e pagato con i soldi della collettività cammina chiunque, com’è giusto e ovvio. Appare comunque chiaro come Mai voglia emulare il suo presidente, noto per aver parlato solo poco tempo fa di ‘bestie nere'” si legge in un comunicato, che segnala come in tema di migranti al contrario “la politica del governo dà i suoi frutti”. “Fomentare odio e divisioni non è certo un buon servizio reso alla cittadinanza, che ha certamente diritto alla sicurezza”, afferma il gruppo del Pd.

Si difende l’assessore: “Non ci sto a essere accusato di razzismo da un Pd che, con scelte fallimentari di politica di integrazione fasulla, ha innescato una vera e propria bomba sociale: i fatti di oggi a Roma ne sono l’ennesima dimostrazione”.

Mai sottolinea “le azioni di vera integrazione e inclusione sociale rivolte a nuclei familiari di immigrati regolari, che lavoravano e pagavano le tasse” durante il suo mandato di sindaco della località, affermando di non poter accettare che gli sforzi fatti per promuovere Zuccarello “siano vanificati dalle decisioni calate dall’alto dal governo”.

“Come sempre – conclude Mai – il Pd non sa fare altro che usare l’accusa del razzismo per mascherare i propri fallimenti, ben chiari, invece, ai cittadini. Se il Pd ligure è così attento all’espressione gergale che ho utilizzato in uno scambio di battute con alcuni miei concittadini, sono curioso di sapere come giudica le esternazioni fatte in pubblico dal sindaco Pd di Firenze che, non più tardi di qualche giorno fa, ha urlato Allah Akbar e poi si è affrettato a chiedere scusa non alle vittime del terrorismo, ma alla comunità islamica: evidentemente i concetti di violenza e razzismo nel Pd un po’ confusi”.

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