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Monti furioso in ritardo: “Letta inginocchiato al Pdl. Pochi voti? Di Casini la colpa”

di Emiliano Condò |20 Ottobre 2013 20:47

Mario Monti (foto Ansa)

ROMA – Mario Monti furioso, ma in ritardo. Dopo l’esperienza al governo e la scelta non premiata dai voti di scendere il politica e guidare Scelta Civica, due giorni dopo le dimissioni attacca tutto e tutti. Attacca Enrico Letta e il suo governo “in ginocchio davanti al Pdl”.  Attacca Pierferdinando Casini che gli ha fatto prendere pochi voti. Attacca il ministro Mario Mauro che lo avrebbe supplicato di entrare in Scelta Civica.

Un attacco duro e su tutta la linea quello che arriva nel primo pomeriggio di domenica 20 ottobre da Mario Monti al governo. Ma è un attacco che ha una tempistica sospetta: è in ritardo e arriva nel momento in cui il professore, dopo una serie di scelte non premiate dai risultati sperati, si ritrova politicamente emarginato e sostanzialmente fuori per incarichi ambiziosi cui presumibilmente aveva ambito.

L’ex leader di Scelta Civica, ospite della trasmissione “In mezz’ora” spiega come senza un contratto di coalizione chiaro, accadrà in futuro quello che è successo per la manovra, con Letta che sull’ Imu, ”si è inginocchiato al Pdl, con la conseguenza di una manovra non adeguata sul cuneo fiscale e facendo aumentare l’Iva”.

Monti, aspro, torna all’attacco subito dopo: ”Chi minaccia la stabilità del governo? E’ ridicolo dire che sia Scelta Civica. Piuttosto è minacciato dal Pd che, in questa fase precongressuale, è una variabile indipendente; e dal Pdl che fa continui diktat, tanto che spesso si scrive Letta ma si legge Brunetta”.

Quindi le parole caustiche contro gli ex Mario Mauro e Pierferdinando Casini: ‘Mario Mauro mi aveva pregato di prenderlo con me”, dice l’ex premier. Che poi aggiunge: “Mi rivolgo a chi non ha votato Scelta Civica, pare siano tanti, perchè avevamo Casini.. puo’ essere che avessero ragione loro”. 

Le parole di Monti, ovviamente, non tardano a causare reazioni. Il primo a parlare è Brunetta che replica secco: “Parla così perché ha fallito”. Poi risponde anche Casini che parla di una doppia morale e di un anatema senza argomenti. Monti, insomma, nel suo scoppio di furia raccoglie soprattutto risposte piccate.

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