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Napolitano duro sulla Finanziaria: “Grande confusione, vuoto sulle scelte”

di Elisa D'Alto |11 Novembre 2010 13:12

Giorgio Napolitano

”C’è una grande confusione, un grande buio, il vuoto sulle scelte e sulle priorità nella destinazione delle risorse pubbliche”. E’ una sonora bocciatura quella che il presidente della Repubblica Napolitano pronuncia sul maxiemendamento alla Finanziaria sul quale la maggioranza aveva trovato ieri un’intesa. Napolitano è intervenuto all’assemblea del Cuamm, l’associazione dei medici per l’Africa.

”Abbiamo un debito pesante sulle spalle – sottolinea Napolitano – e dobbiamo contenere la spesa pubblica. Ma non dobbiamo tagliare tutto. L’arte della politica consiste proprio nel fare delle scelte”.

Le parole dure di Napolitano pesano così ulteriormente sulla già delicatissima situazione politica, tanto che il premier Berlusconi a Seul, dove partecipa al G20, oggi si è lasciato scappare con il premier vietnamita questo commento: “Nel mio paese ho qualche difficoltà”.

Secondo Napolitano è ”un’assurdità che con un tratto di penna si possano cancellare gli impegni per la cooperazione allo sviluppo”. Dopo aver sottolineato che compito della politica è fare delle scelte, Napolitano ha concluso: ”Sento la necessità di superare il vuoto su una questione cosi’ cruciale”, richiamando anche ”le tradizioni di civiltà e umanità che ha il nostro Paese”.

“Finché si ha un briciolo di responsabilità pubblica non ci si può concedere il lusso del pessimismo. Dobbiamo essere ottimisti, sapendo qual è il prezzo della speranza, compiendo un’analisi lucida e anche impietosa delle prove che ci attendono”.

E quali sono i tagli di cui parla Napolitano? Ieri Tremonti ha trovato un accordo con la maggioranza: servivano 7 miliardi per questo maxiemendamento alla Legge di Stabilità ma la copertura alla fine è per soli 5,5. Il viceministro Giuseppe Vegas ha spiegato che alcune misure verranno finanziate per minor tempo altre invece salteranno, come il bonus energia per le ristrutturazioni edilizie eco-compatibili. No anche alla proroga di un anno per l’esenzione Iva sugli immobili invenduti.

Restano confermati, spiega Vegas, i fondi per un anno per l’università, 1 miliardo compresi i voucher per le aziende che affidano le proprie ricerche alle università italiane. Una decisione piaciuta al ministro Gelmini, preoccupata fino a ieri che non si arrivasse alla copertura necessaria: “Le cifre di cui sono a conoscenza io corrispondono a un miliardo di euro, sufficiente per far fronte alle spese ordinarie, al piano di assunzione triennale per i ricercatori e per garantire il diritto allo studio”.

Tra le conferme anche la proroga della cassaintegrazione in deroga (1,5 miliardi) mentre ”dovrebbe” venire confermata per un anno la defiscalizzazione dei salari di produttività (800 milioni). Viene poi confermato l’allentamento del patto di stabilità in favore di Comuni e Regioni (1,2 miliardi). Entrerebbe nel maxi-emendamento anche il rifinanziamento del 5xmille, ma, spiega Vegas ”non credo per tutto l’anno”. C’e’ poi il rifinanziamento delle missioni internazionali per 6 mesi (800 milioni). Arriverebbero poi i fondi per scuole paritarie (250 milioni). Arriverebbe, infine, la proroga dell’esenzione dai ticket per le visite specialistiche (400 milioni) e ”forse qualcosa per l’editoria”. Infine sarebbe stato messo nero su bianco, secondo la richiesta dell’Mpa, il fatto che i fondi Fas per l’edilizia sanitaria verranno distribuiti per l’85% al sud e per il 15% al nord.

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