Se ci sarà un regolamento di conti nel Pd, Pierluigi Bersani sarà messo in disparte e si assisterà a un duello tra Fabrizio Barca, vecchia aristocrazia comunista e Matteo Renzi, ala post Margherita e mancato per un soffio candidato premier alle ultime politiche. Queste le tappe attraverso le quali si può arrivare allo scontro.
Una scadenza è certa: entro il 24 aprile Rosi Rosy Bindi, che è presidente della Assemblea del Partito, deve convocare il Congresso, che si prevede si terrà, dopo le inevitabili primarie, in ottobre.
Un’altra scadenza è quella della Direzione del Partito: non c’è data, ma non potrà essere che a breve. E lì i vertici di un partito, che sembrava a un passo da un trionfo, si chiederanno inevitabilmente perché sono finiti con una brutta musata sul portone di palazzo Chigi, dove il povero segretario, Pierluigi Bersani, non è riuscito a entrare da Presidente del Consiglio. E soprattutto ne chiederanno conto allo stesso Bersani.
Secondo Laura Cesaretti, del Giornale dei Berlusconi,
“ora, nel Pd, può aprirsi da un momento all’altro il processo al segretario. [In Direzione] si faranno sentire le voci di chi imputa a Bersani «una ossessiva rincorsa di Beppe Grillo che ci ha fatto finire in un vicolo cieco e ci ha riportato indietro di anni, totalmente schiacciati su Sel », una gestione troppo chiusa del partito («Si fida solo di due o tre emiliani, non coinvolge nessun altro nelle decisioni»,) e soprattutto – a più di un mese dalle elezioni- «un risultato elettorale disastroso: eravamo al 33% e siamo finiti al 25%, eravamo nelle condizioni ideali per vincere e siamo riusciti a perdere».
Anche se i segni lanciati dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano portano a escluderle, molti nel partito si preparano alle elezioni in estate, a luglio. Laura Cesaretti cita una fonte vicina a Matteo Renzi:
“Se si vota a luglio, bisogna capire se si riescono a fare le primarie e a trovare un competitor, che a Matteo serve perché non vuole essere il candidato dell’apparato”.
Se le elezioni si terranno dopo l’estate, Renzi dovrà studiare bene le sue mosse. Prosegue la citazione:
“L’offerta dei Giovani Turchi, tu fai il candidato premier e Fabrizio Barca fa il segretario, è una trappola: il Pd non può essere su una linea diversa dal premier: Matteo deve vincere lui il congresso e fare il capo del partito”.