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Pisapia a Vendola: a Milano meglio se ascolta e non parla

di Alberto Francavilla |31 Maggio 2011 23:15

MILANO, 31 MAG – Tra “zingaropoli” e “Milano islamica” lo scontro alla fine è scoppiato anche al centro della vittoriosa sinistra.  A due giorni dal voto che ha allontanato dopo 18 anni il centrodestra da Palazzo Marino il neo-sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, frena il suo stesso leader Nichi Vendola.

Al giurista che ha battuto Letizia Moratti  non è piaciuto quell’invito ad “abbracciare i nostri fratelli rom e musulmani” rivolto da Vendola ad una piazza Duomo gremita di sostenitori.

…”ascoltare più che parlare”. Con queste parole secche, un po’ sprezzanti e molto nordiste, il neo sindaco di Milano , parlando a una tv locale, Telenova, ha tamponato la gaffe del leader di Sel, che comunque ora rischiano di mettere in moto un nuovo tormentone leghista.

Eppure proprio dieci giorni prima era stato proprio Pisapia a suggerire l’abolizione dei campi rom, scatenando le accuse, da parte del Pdl, di voler trasformare Milano in una “zingaropoli”. I commenti degli elettori del Pdl non si erano fatti attendere: subito, il 30 maggio, online erano apparse frasi come “Milanesi, vi meritate rom e musulmani”.

A Pisapia però interessava liberare Milano non da rom e musulmani, ma dalla destra: ”Abbiamo liberato Milano, ora dobbiamo ricostruirla, dobbiamo farla tornare la città dell’accoglienza, la città gioiosa che sorride” ha detto il neo sindaco parlando in piazza Duomo. Accoglienza sì, ma quell'”abbraccio” di Vendola forse è stato davvero troppo.

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