ROMA – Non è stato un attacco hacker a fermare le Quirinarie del Movimento 5 Stelle. Un’altra versione circola in rete, riportata da Luca Pautasso, giovane cronista dell’Inkiesta. Secondo una rivendicazione pubblicata su Facebook, a provocare il blocco ci sarebbe un gruppo di utenti del web che “avrebbero semplicemente sfruttato grossolani buchi del sistema di voto imbastito da Grillo, Casaleggio & co. per propinare un proprio candidato”.
Scrive Luca Pautasso:
In sostanza, i non-hacker non avrebbero affatto ‘bucato’ il blog di Grillo, ma avrebbero soltanto sfruttato le debolezze del blog stesso e l’assenza di controlli efficaci per creare decine e decine di finti profili e quindi votare in modo tale da condizionare pesantemente l’esito delle consultazioni. Da qui, dicono, sarebbe arrivata la scelta di Beppe Grillo di annullare il voto e far partire tutto daccapo. Raccontando però la versione dell’attacco hacker per mascherare i problemi del suo blog.
Pautasso riporta anche quella che sarebbe la rivendicazione degli stessi internauti autori del flop delle consultazioni M5s. L’annuncio sarebbe stato pubblicato il 22 aprile sulla pagina Facebook “WAFFANCULO 5 STELLE”.
«WAFFANCULO 5 STELLE SCEGLIERA’ IL CANDIDATO PRESIDENTE DI MOVIMENTO 5 STELLE. NEGLI ULTIMI MESI NOI E I NOSTRI AMICI ABBIAMO REGISTRATO MIGLIAIA DI ACCOUNTS SUL SITO DI GRILLO. OGGI ABBIAMO ESPRESSO LA PREFERENZA PER IL NOSTRO CANDIDATO.
Niente di illegale. Tutto regolare secondo le regole dettate a Grillo. Abbiamo la certezza matematica che il nostro candidato rientrerà nella lista dei candidati.
Rendetevi conto quale validità può avere un televoto del Presidente della Repubblica fatto così, sul sito di Grillo, senza nessun controllo, senza nessuna verifica, senza nessuna trasparenza.
Chiunque si può registrare, non c’è nessun serio controllo, il voto è falsabile da un candidato ma è ancora piu facilmente falsificabile da parte dall’amministratore del sito, gli basta un click per cambiare il risultato. Chi è che verifica, c’è forse un notaio?
Grazie a un “democratico” televoto Pupo e Emanuele Filiberto hanno quasi vinto il Festival di Sanremo. I voti virtuali sono numeri fantasma scritti con inchiostro simpatico. Come si può spacciare per Democrazia una così colossale presa per il culo?
Altro che democrazia partecipata, questa è fuffa partecipata.
Alberto Bagnai 1962
Antonio Di Pietro 1950
Bruno Tinti 1942
Carlo Petrini 1949
Carlo Rubbia 1934
Emma Bonino 1948
Ferdinando Imposimato 1936
Franco Grillini 1955
Gherardo Colombo 1946
Gian Carlo Caselli 1939
Gino Strada 1948
Gustavo Zagrebelsky 1943
Ilda Boccassini 1949
Loretta Napoleoni 1955
Maria Falcone 1936
Mario Draghi 1947
Milena Gabanelli 1954
Paolo Becchi 1955
Piercamillo Davigo 1950
Riccardo Muti 1941
Roberto Benigni 1952
Roberto Scarpinato 1952
Salvatore Borsellino 1942
Salvatore Settis 1941
Silvana Arbia 1952
Stefano Rodotà 1933
Tina Anselmi 1927
Umberto Rapetto 1959»
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