ROMA – Matteo Renzi non ci sta e risponde seccamente all’Unione Europea che nel rapporto sulla fiscalità ha ancora una volta chiesto all’Italia di togliere tasse sul lavoro e spostarle su case e consumi. Il governo, però, ha da tempo imboccato una strada ben diversa e Renzi, che qualche settimana fa ha annunciato per dicembre il “funerale delle tasse sulla casa” da New York replica stizzito:
“Quali tasse ridurre lo decidiamo noi, non un euroburocrate a Bruxelles”.
Secondo il premier “compito dell’Ue non è mettere bocca su quali scelte fiscali fa uno stato” e “non deve decidere al posto dei singoli governi”. Renzi, insomma, non cambia la linea. E ha domanda su cosa intende fare il governo dopo le richieste della Ue risponde: “Confermo l’eliminazione nella legge di Stabilità della tassa sulla prima casa per tutti e per sempre”.