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Rolex e favori agli armatori. Indagati sottosegretaria Vicari e Crocetta. Lei si dimette

di Daniela Lauria |20 Maggio 2017 11:51

Rolex e favori agli armatori. Indagati sottosegretaria Vicari e Crocetta

Rolex e favori agli armatori. Indagati sottosegretaria Vicari e Crocetta

PALERMO – Un Rolex in cambio di un emendamento e presunti favori agli armatori. E’ la bufera giudiziaria abbattutasi su Trapani, in piena campagna elettorale. Tra gli altri, sono indagati anche Simona Vicari, sottosegretaria alfaniana alle Infrastrutture e il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta. Entrambi sono stati raggiunti oggi, venerdì 19 maggio, da un avviso di garanzia, nell’ambito dell’indagine che ha portato all’arresto dell’armatore Ettore Morace e del candidato sindaco a Trapani Girolamo Fazio.

Rolex, ancora lui: lo stesso che fece rotolare la testa dell’allora ministro alle Infrastrutture Maurizio Lupi. In cambio dell’orologio datole dall’imprenditore, Vicari avrebbe presentato un emendamento che abbassava dal 10 al 4% l’Iva sui trasporti marittimi, determinando un risparmio di milioni di euro per la società di Morace.

In attesa che la verità venga chiarita, la sottosegretaria ha intanto rassegnato le dimissioni. “Poiché la mia permanenza nell’incarico di sottosegretario al Ministero delle Infrastrutture comporterebbe di affrontare quotidianamente una materia per la quale sono oggi sottoposta ad indagine, al fine di garantire a me e al mondo che è maggiormente interessato al trasporto marittimo e a tutto il Governo che ho avuto l’onore di rappresentare, una maggiore serenità, ritengo opportuno rassegnare le mie dimissioni”.

Per Vicari le dimissioni consentiranno “di meglio rappresentare all’autorità giudiziaria tutte le ragioni per le quali sono assolutamente estranea a quanto contestato”. “In quella sede – aggiunge – farò chiarezza anche del regalo ricevuto da Morace che nulla ha a che vedere con il ruolo di Sottosegretario e l’impegno da me profuso per il riordino dell’intero settore”.

Per il governatore Crocetta, invece, l’accusa è di concorso in corruzione. “Non so nulla”, si difende lui, mentre l’indagine si allarga a macchia d’olio. “Sono molto sereno e se ci dovesse essere un invito a comparire che non ho ricevuto perché sono in viaggio sarò lieto di riferire ai magistrati notizie utili alle indagini”, ha detto all’Ansa Crocetta.

Tra gli indagati c’è anche l’ex deputato regionale Marianna Caronia, candidata al consiglio comunale di Palermo. Avrebbe ottenuto da Morace, tramite l’intercessione di Montalto, una liquidazione superiore a quello che le spettava dopo la fine del rapporto con “Siremar s.p.a.” , società acquistata dall’armatore.

Sia Fazio, candidato sindaco di Trapani, definito dal gip “stabilmente asservito a Morace”, che l’armatore, sono stati arrestati per corruzione. In cambio il deputato e il funzionario ricevevano assunzioni di persone da loro segnalate nelle imprese di Morace, e Fazio anche l’uso di una Mercedes e biglietti navali.

Secondo gli inquirenti, il funzionario regionale arrestato avrebbe bloccato poi, in cambio di soldi, la nomina di un consulente regionale sgradito a Morace. Altra contestazione, che riguarda anche due politici nazionali, che avrebbero ricevuto avvisi di garanzia per corruzione, riguarda la modifica di un emendamento che abbassò dal 10 al 4 per cento l’iva sui trasporti marittimi urbani, interamente a carico dell’armatore.

Operazione che ha creato un ammanco di 7 mln dalle Casse dello Stato. In cambio i due politici avrebbero ricevuto orologi Rolex. Infine Morace avrebbe assunto la figlia di un sottufficiale dell’Arma in servizio a Perugia che raccoglieva informazioni in danno del suo ex concorrente storico, il messinese Franza. Anche il carabiniere è indagato. Il dossier doveva finire in Procura e poi essere inviato per competenza a Palermo così da indurre i pm ad aprire una inchiesta.

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