Roma, Gasparri: altro bus in fiamme metafora amministrazione Raggi

di Marilena D'Elia
Pubblicato il 11 Agosto 2020 - 11:39 OLTRE 6 MESI FA
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Grillo, Gasparri: giustizialista d’assalto indagato per reato voluto dai grillini (foto Ansa)

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Roma, Gasparri: altro bus in fiamme metafora amministrazione Raggi (Gasparri nella foto Ansa)

ROMA-  Gli autobus della Capitale in fiamme intesi come metafora dell’amministrazione Raggi.

Così infatti si è espresso, alla notizia degli ultimi autobus andati a fuoco il 10 agosto a Roma, il senatore Maurizio Gasparri, Commissario di Forza Italia per Roma Capitale:

“L’immagine dell’autobus in fiamme, come tante altre che raccontano gli incendi generati dalle sterpaglie che non sono state rimosse, malgrado fosse compito del Comune provvedere alla manutenzione delle aree verdi, costituiscono la metafora triste di una Giunta che è arrivata al capolinea.” , ha detto Gasparri.

Proprio nel giorno scelto dalla sindaca Raggi per annunciare la sua ricandidatura al Campidoglio sono stati ben due gli autobus che hanno preso fuoco creando disagi e mandando il traffico in tilt in due zone molto frequentate della città, in viale Regina Margherita e in piazzale Sisto V.

Il senatore forzista fa un po’ di conti e alcune considerazioni:

“Gli autobus che hanno subito incendi per guasti tecnici sono 187 dall’inizio della gestione Raggi; 16 di questi sono stati distrutti dalle fiamme nel periodo compreso tra gennaio e agosto 2020.

Consideriamo anche il fatto che questo è l’anno del Lockdown, dell’emergenza sanitaria, delle corse dimezzate fino a maggio.

Insomma, questo è l’anno in cui la Sindaca doveva fare pressione sui vertici dell’azienda di trasporti municipalizzata per rendere efficiente la flotta. Non ha fatto nulla. Ha solo promesso.”, ha concluso Gasparri.

Sui due episodi il Codacons ha preannunciato un esposto e  immediate verifiche sulla manutenzione oltre che su carenze o ritardi che potrebbero avere contribuito a determinare gli incendi.

Virginia Raggi si ricandida

Virginia Raggi però, nonostante le critiche alla sua amministrazione, e nonostante la regola del M5S che impedisce il doppio mandato si ricandida.

La regola per lei- se se ne chiede la deroga- non vale  e tutto il partito sembra essere con la sindaca. Tuttavia, come da regole del Movimento, la decisione dovrà passare al vaglio degli iscritti del M5S sulla piattaforma Rousseau per avere il nulla osta dell’ampia platea del web.

L’annuncio della sua ricandidatura ai consiglieri capitolini del M5S, è arrivata il 10 agosto in video conferenza, dopo avere consultato i vertici del suo partito.

“Non ci sto ad apparecchiare la tavola per far mangiare quelli di prima. Sono convinta che dobbiamo andare avanti. Una scelta contro i giochi di palazzo, ma dettata dal bene per la Capitale.” Ha detto la Raggi

Perché si parla di doppio mandato di Virginia Raggi

Si parla di doppio mandato di Virginia Raggi anche se è la prima volta che fa il sindaco perchè nella precedente consiliatura era gia’ stata eletta in Campidoglio per il M5S, partito all’opposizione. La sua elezione a sindaco di Roma è stata suggellata col ballottaggio del 19 giugno del 2016, quando superò i voti del dem Roberto Giachetti (ora esponente di Italia Viva).
con il 67,15%.

Per Maurizio Gasparri la Raggi si candida soltanto perché spera di fare il consigliere comunale

“In questi anni in cui era teoricamente sindaco di Roma ha fatto solo danni, insieme alla congrega dei grillini, dimostrandosi assolutamente inadeguata all’incarico. Nessuno dimentica gli errori delle gestioni precedenti, ma il disastro grillino è senza precedenti.”, ha detto il senatore Maurizio Gasparri, Commissario di Forza Italia per Roma Capitale

“Ora si ricandida, – continua Gasparri- ma la questione è assolutamente irrilevante. Le regole sul doppio mandato dei grillini, si sa, come tutto ciò che loro dicono, non valgono assolutamente nulla. Son solo alla ricerca di incarichi. Null’altro. Perché Virginia Raggi si candida? Non perché spera di poter fare ancora il sindaco. È evidente che prenderà pochissimi voti, che la città la boccerà per il suo fallimento, per la sua incapacità, per la sua inconsistenza. Sa benissimo che non andrà mai al ballottaggio. Sa benissimo che le elezioni del 2021 cancelleranno l’esperienza grillina in maniera clamorosa. Si candida soltanto perché spera di fare il consigliere comunale.”