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“Roma padana”: festa della Lega al Gianicolo con Tremonti. Bossi, dito medio ai fotografi

di Alberto Francavilla |21 Luglio 2010 23:05

Serata leghista al Gianicolo di Roma. Sono presenti gli “stati maggiori” del Carroccio, in testa a tutti il leader Umberto Bossi, che all’ingresso ha alzato il dito medio ai fotografi. I leghisti si sono ritrovati a Villa Aurelia per i tradizionali auguri prima della pausa estiva. Ospite d’eccezione tra gli altri, il ministro dell’Economia Giulio Tremonti.

Bocche cucite all’ingresso della sede dell’American Accademy, la location scelta per l’occasione, e parata di leghisti. Tra i primi ad arrivare i governatori di Piemonte e Veneto, Roberto Cota e Luca Zaia, entrambi in completo blu ma senza cravatta. Più casual il ministro dell’ Interno, Roberto Maroni, addirittura in bermuda (rigorosamente verdi) il ministro Calderoli, mentre il sottosegretario Castelli a jeans chiari e maniche di camicia.

Tra gli ultimi ad arrivare, intorno alle 21.30, Bossi, l’unico ad entrare in macchina a Villa Aurelia, la stessa in cui il Barcellona ha festeggiato un anno fa la vittoria della Champions League. Il Senatur non ha gradito la presenza dei fotografi all’ingresso e li ha ‘salutati’ alzando il dito medio da dietro il finestrino blindato della sua auto.

Con qualche minuto di ritardo è arrivato anche il ministro Tremonti, che di fronte ai fotografi ha atteso alcuni minuti prima di scendere dalla sua auto. ”Non avevo la giacca”, si è poi giustificato il ministro dell’Economia.

Seduti attorno a tavolini rotondi, le pietanze sono preparate da una osteria della provincia di Treviso, in omaggio alla cucina del Nord tanto caro alla Lega. Il menù è iniziato con un buffet di salumi e formaggi veneti, neanche a dirlo. Poi carpaccio di Fossano, in onore al Piemonte, con misticanza e Grana Padano, tutto annaffiato da prosecco rigorosamente doc.

Due i primi serviti: risotto ai funghi porcini e casatella, e ravioli spinaci e ricotta, accompagnati dai vini pinot grigio bianco custoza e soave. Per secondo, invece, sottofiletto di vitello con verdure, innaffiato con bardolino e cabernet. Per finire mattonella di cioccolato fondente e buffet di dolci accompagnati da amarone, passito e moscato. Non potevano mancare le grappe e gli amari.

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