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Senato difende dipendenti: “Odio social network, vanno tutelati in tribunale”

di Alberto Francavilla |25 Luglio 2013 10:54

ROMA – Dopo la Camera dei Deputati, anche il Senato vuole tutelare i suoi dipendenti dalle “aggressioni minacciose” (perlopiù verbali). Anche in sede giudiziaria. Nel mirino ci sono soprattutto le numerose parole di odio che si leggono sui social network nelle pagine “anti casta”.

Ecco la nota ufficiale:

“Il Senato della Repubblica si è rivolto alle autorità competenti per accertare le responsabilità di chi con affermazioni intimidatorie e minacciose travalica i limiti della libertà di opinione“. Il Senato annuncia azioni “a tutela della dignità dei propri dipendenti” oggetto di una campagna “dai livelli inaccettabili”.

“La campagna diffamatoria in atto nella rete nei confronti dei dipendenti del Parlamento ha assunto toni inaccettabili. Espressioni come ‘Se uccidi un dipendente della Camera o Senato contribuisci al risparmio e alla spesa pubblica. Tanto sono tutti parenti e consanguinei tra loro peggio degli egizi’, apparse in alcune pagine di social network, contribuiscono ad alimentare un clima di odio, peraltro basato su false notizie, che nulla hanno a che vedere con la realtà di chi ogni giorno lavora nelle istituzioni”.

“Il Senato della Repubblica proseguirà con ogni azione a tutela della dignità dei propri dipendenti, contro i quali da tempo è in atto una campagna dai livelli inaccettabili in un contesto civile”, conclude la nota.

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