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Senato: "Per le agende spesi 41 mila euro nel 2011"

di Daniela Lauria |18 Aprile 2012 20:43

ROMA – ''Dai 532 mila euro del 2005 ai 136 mila del 2008 fino ai 41 mila del 2011. E' questo l'andamento del costo reale sostenuto dal Senato per la realizzazione delle agende distribuite a fine anno. Un andamento che testimonia il nostro impegno per una diminuzione reale delle spese''. Lo scrive, in una lunga e dettagliata nota, il senatore questore Benedetto Adragna che replica agli articoli pubblicati oggi dal quotidiano 'Libero' (con il titolo 'Si fanno l'agenda in pelle di contribuente') e da ''Italia Oggi''.

''La spesa sostenuta dal Senato per la realizzazione delle agende (tascabili e da tavolo) negli ultimi tre anni – precisa il senatore del Pd – e' pari a 46 mila euro nel 2009, 47 mila euro nel 2010 e, come gia' detto, 41 mila euro nel 2011. Una cifra non tale, forse, da giustificare il titolo principale in prima pagina di un importante giornale nazionale, con il consueto corredo di riferimenti alla 'casta' e agli 'sprechi' di Camera e Senato''. ''Nel dettaglio, per la realizzazione delle agende 2012, distribuite a fine 2011, il Senato – scrive Adragna – ha versato al fornitore 228 mila euro. La fornitura complessiva e' stata di 5.500 agende da tavolo e 18.636 tascabili. Parte rilevante della fornitura e' stata messa in vendita e il ricavato complessivo e' pari a 187 mila euro. Ecco perche' la spesa reale sostenuta dal Senato si riduce a 41 mila euro''.

''Per quanto riguarda il bando di gara pubblicato dai giornali per le nuove forniture di agende – informa Adragna -, e' stato adottato il criterio del prezzo piu' basso che, ci auguriamo, condurra' a risparmi ancora piu' consistenti. Il valore stimato di 950 mila euro, per il quale ci attendiamo significativi ribassi, va diviso per i quattro anni complessivi della fornitura, per una cifra pari quindi a 237.500 euro all'anno, con una clausola che ci consente di decidere una diminuzione ulteriore del 20% del quantitativo totale''. ''L'obiettivo e' quello di giungere il piu' vicino possibile al pareggio tra entrate e uscite''.

''Negli ultimi mesi – ricorda il senatore questore – sono state adottate decisioni molto importanti sul fronte della riduzione delle spese, che sono destinate ad incidere fortemente, come nel caso delle nuove regole sui vitalizi, sullo 'status' del parlamentare. La stessa indennita' base dei senatori ha registrato, dal 2006 ad oggi, una perdita del 20% circa, se si tiene conto delle riduzioni e dei mancati aumenti decisi dal Consiglio di Presidenza. ''Ancor piu' dispiace leggere – continua Adragna – quello che scrive il quotidiano 'Italia Oggi' su due 'clamorosi errori di stampa' nelle agendine di quest'anno''.

''I 'clamorosi errori', in realta', – precisa il senatore questore erano stati segnalati dall'articolo di un settimanale ma si trattava di un'unica copia difettosa giunta in mano ad un collaboratore di quel periodico. L'ufficio stampa del Senato aveva inviato una rettifica, pubblicata, come al solito, in fondo al giornale e con una evidenza di gran lunga inferiore all'articolo''.

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