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Il Senato dà l’ok al taglio dei deputati: da 630 a 508

di Alessandro Avico |21 Giugno 2012 14:45

ROMA – Da 630 a 508. Ha avuto il primo sì del Senato l’articolo 1 del ddl sulle riforme costituzionali che prevede il taglio del numero dei deputati. Se diventerà legge prevede che gli onorevoli alla Camera scenderanno a 508 (di cui 8 eletti all’estero). Viene anche abbassata da 25 a 21 anni l’età per essere eletti. Il via libera al taglio del numero dei deputati in Aula al Senato è passato con un sì quasi unanime. I voti a favore sono stati 212, 27 gli astenuti (la Lega) e 11 i contrari, tra i quali i Radicali Marco Perduca e Donatella Poretti, il senatore Li Gotti dell’Idv e Mario Baldassarri (Fli) che ha sottolineato che ”non si può votare un taglio dei parlamentari senza sapere nemmeno quale sia la legge elettorale”.

Questo articolo della riforma, il primo, fino a ieri non doveva essere votato, almeno stando all’accordo tra Pdl e Lega Nord: votare subito il resto delle riforme costituzionali secondo uno scambio che prevede il sì del Pdl al Senato federale e l’assenso dei leghisti al semipresidenzialismo. Poi l’insistenza del Pd ha fatto sì che oggi si votasse anche l’articolo sul numero dei deputati.

Scrive Repubblica: “La ripartizione dei seggi tra le circoscrizioni, fatto salvo il numero dei seggi assegnati alla circoscrizione Estero, si effettua dividendo il numero degli abitanti della Repubblica, quale risulta dall’ultimo censimento generale della popolazione, per cinquecento e distribuendo i seggi in proporzione alla popolazione di ogni circoscrizione. L’articolo due del testo per la riforma costituzionale sarà esaminato a Palazzo Madama nella giornata di mercoledì. L’articolo prevede la riduzione del numero dei senatori”.

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