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“Soldi Regione Lazio per hotel di lusso”: indagato ex tesoriere Pd Mario Perilli

di Maria Elena Perrero |30 Novembre 2013 10:48

La sede della Regione Lazio

RIETI – Spese pazze con i soldi della Regione, succede non solo in Piemonte: secondo quanto scrivono Federica Angeli e Mauro Favale su Repubblica anche in Lazio è stata aperta un’inchiesta su due milioni spesi dagli ex consiglieri del Pd nella legislatura 2010-2012.

Anche in questo caso, soldi pubblici spesi per alberghi di lusso, cesti natalizi, contributi a giornali e tv, per un totale di oltre 2 milioni di euro ricevuti nel 2011.

L’inchiesta è stata aperta dalla Procura di Rieti. L’ultima visita della Finanza reatina, scrivono Angeli e Favale, risale alla scorsa settimana: i finanzieri hanno chiesto l’inventario dei beni del Pd per capire se telefoni cellulari e iPad acquistati con i soldi pubblici fossero stati restituiti dai consiglieri decaduti.

Al momento l’unico indagato è l’allora tesoriere del gruppo Pd, Mario Perilli, ma le Fiamme Gialle stanno verificano tutte le spese dei 14 consiglieri del Pd. I reati ipotizzati sono quelli di falso e peculato. Tra i 14, scrivono Angeli e Favale, ci sarebbero

i nomi di altri tre ex consiglieri regionali – Enzo Foschi, attuale capo segreteria del sindaco di Roma Ignazio Marino, Esterino Montino, sindaco di Fiumicino, e Giuseppe Parroncini – e di altre dieci persone tra commercianti, ristoratori e imprenditori. Gli ex consiglieri citati si difendono: “Abbiamo agito sempre in trasparenza”. A parte Perilli, nessuno dei nomi che compaiono nell’informativa è, almeno per ora, iscritto nel registro degli indagati.

L’inchiesta, ricostruisce Repubblica,

 è scattata all’inizio dell’anno, dopo la denuncia di Gianfranco Paris, avvocato reatino, candidato alle regionali del 2010 con la Lista Bonino-Pannella che, sul suo blog, aveva pubblicato una lista molto circostanziata sulle spese del gruppo Pd in Regione, e in particolare su quelle di Perilli, sindaco di Fara Sabina (Roma) prima dell’incarico in Regione. L’elenco riguardava spese sostenute nelle zone dove Perilli aveva ricevuto il maggior consenso elettorale: da Rieti a Passo Corese. Ci sono per esempio 6.000 euro liquidati all’associazione “Fara Music” nel gennaio del 2011 per l’organizzazione del convegno “Sviluppo del territorio e musei locali” o i 4.300 euro a uno studio fotografico di Passo Corese per l’organizzazione di un altro incontro del gruppo. Non mancano poi i finanziamenti a giornali ed emittenti televisive: al Nuovo Paese Sera (dove per un periodo ha lavorato la figlia di Perrilli) il gruppo Pd ha versato 24mila euro. Nella lunga lista sono finite anche le immancabili cene e pranzi elettorali: dall’enoteca “Tuscia” dove sono stati spesi 8.000 euro ai 9.800 nel ristorante “La Foresta” di Rocca di Papa.

 

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