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Sondaggio Ghisleri: “Berlusconi a 2,6 punti da Bersani”

di Elisa D'Alto |10 Maggio 2022 10:40

ROMA – Tra Berlusconi e Bersani, nella settimana dello scandalo Montepaschi, ci sono 2,6 punti di distanza. Con il primo che insegue e recupera terreno macinando consenso, e il secondo che arranca, messo all’angolo dalla vicenda Montepaschi che ha gettato qualche ombra sulla politica, soprattutto di sinistra. Il risultato viene da una sondaggista “amica” di Berlusconi, Alessandra Ghisleri di Euromedia Research.

Il sondaggio Ghisleri si è concentrato su un punto in particolare: come lo scandalo della banca senese ha influito sulle intenzioni voto. Ebbene, il risultato è che avrebbe finora spostato un 5% di consensi, anche se non a diretto vantaggio del Pdl, ma con un dato interessante: la vicenda ha tolto voti al centrosinistra e alla Lista Monti, lasciando intatto il centrodestra e ingrossando M5S e astenuti. Ecco la lettura dei dati sul Corriere della Sera:

Le vicende del Montepaschi «tolgono» al centrosinistra (-1,8) e in particolare al Pd (-1,6). Ma proporzionalmente tolgono molto di più alla Lista Monti (-1,0): e questo vuol dire che «il premier in ogni caso viene percepito dagli italiani come l’uomo delle banche e dell’aiuto alle banche», commenta Alessandra Ghisleri, la sondaggista di fiducia di Silvio Berlusconi, che è stata anche l’unica a testare il caso Mps su un campione significativo della popolazione italiana. L’effetto negativo su Monti si spiega anche perché il 47,3 degli italiani, ritiene che l’Imu sulla prima casa sia stata «messa» per finanziare la banca senese.

Le altre domande del sondaggio di Ghisleri che riguardano lo scandalo del Monte dei Paschi di Siena permettono di valutare come si potrebbe protrarre nel tempo l’effetto Mps. Solo l’8,3 per cento degli elettori pensa che non vi siano coinvolti i partiti e ben il 41, 4 percento ritiene che vi sia coinvolto il Pd. Ben il 20,2 per cento degli italiani ritiene che sia una responsabilità di tutti i partiti insieme. In ogni caso il 71,8 per cento degli italiani ritiene che i partiti vi siano coinvolti: al minimo però il Pdl (solo il 2,5 per cento degli italiani lo pensa) e la Lega Nord (lo 0,3 lo pensa).

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