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Stefano Bisi (Gran Maestro del GOA): “Rom? La schedatura è iniziata con i massoni”

di redazione Blitz |21 Giugno 2018 1:38

Stefano Bisi

Stefano Bisi

ROMA – Stefano Bisi, Gran Maestro del Grande Oriente Democratico, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano – Dentro la notizia” [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play],condotta da Gianluca Fabi e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.

In merito alle dichiarazioni di Salvini sul censimento dei rom, Bisi dice che

“i primi schedati siamo stati noi massoni. La misura è stata precedente al contratto di governo, perché è da due anni e mezzo che dico che quando si comincia la persecuzione della massoneria non si sa dove si finisce. Quando la Commissione antimafia nel 2017 fece sequestrare gli elenchi dei massoni calabresi e siciliani, mi pare che la schedatura fosse evidente. Dove vuole arrivare il governo? Le intenzioni del governo io non le conosco, bisogna chiederlo ai componenti del governo. Io voglio ricordare soltanto una poesia che talvolta è attribuita a Brecht, in realtà è di un pastore protestante che, di fronte all’inerzia degli intellettuali, quando iniziarono le persecuzioni scrisse:  ‘Prima di tutto vennero a prendere gli zingari, e fui contento, perché rubacchiavano. Poi vennero a prendere gli ebrei, e stetti zitto, perché mi stavano antipatici. Poi vennero a prendere gli omosessuali, e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi. Poi vennero a prendere i comunisti, e io non dissi niente, perché non ero comunista. Un giorno vennero a prendere me, e non c’era rimasto nessuno a protestare’. Questa poesia credo andrebbe ricordata all’opinione pubblica. Sulla clausola anti-massoneria nel contratto di governo avevo lanciato un appello al Presidente della Repubblica per chiedere il rispetto dei principi costituzionali, ma non ho ricevuto risposta”.

 

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