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Pakistan, cristiana condannata a morte per blasfemia. Asia Bibi come Sakineh: “Salvatela”

di luiss_smorgana |12 Novembre 2010 11:04

Asia Bibi è stata condannata a morte per avere difeso la sua religione. E’ cristiana, un tribunale del Punjab, in Pakistan, ha deciso che deve essere giustiziata per blasfemia, per aver pubblicamente offeso l’islam. Durante una discussione con le sue colleghe, altre lavoratrici agricole, aveva chiesto loro cosa avesse fatto Maometto per i musulmani. Aveva fatto il paragone con Gesù morto sulla croce “per l’umanità”.

Allora l’hanno picchiata, l’hanno portata dall’imam del luogo con le sue due figlie e l’hanno accusata di blasfemia. Ora per lei, la Sakineh pakistana, come è stata definita da alcuni, è stato lanciato un appello “Occorre salvare la vita”.

“E’ urgente lanciare una campagna sostenuta da leader per i diritti umani e governi… Nessuno deve rimanere in silenzio”: è l’appello che il prof. Asghar Ali Engineer, studioso musulmano indiano fa attraverso AsiaNews.

“In Pakistan, spiega il prof. Asghar, è ormai evidente che le leggi contro la blasfemia sono divenute un comodo strumento nelle mani di coloro che vogliono colpire le minoranze. La legge sulla bladfemia è stata introdotta per dare legittimità al dittatore Zia ul-Haq e non ha alcun rapporto evidente con gli standard dottrinali della legge islamica classica”.

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