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Assalto alla flottiglia, Livni: “Danno politico, ma abbiamo scelto il male minore”

di luiss_smorgana |1 Giugno 2010 9:54

Tzipi Livni

“Di sicuro c’è un danno politico, ma in Medio Oriente la scelta è tra opzioni cattive. L’altra era dimostrare di condividere che Gaza sia controllata da Hamas e di non essere capaci di fermare la nave”.

Intervistata dal Corriere della Sera, l’ex ministro degli Esteri e capo dell’opposizione israeliana Tzipi Livni spiega così di appoggiare l’azione delle forze israeliane.

“A raccontare il caso sono le immagini – afferma la leader del partito Kadima -. Non è questione di versione israeliana, é questione di verità: il primo soldato entrato nella nave – dice – è stato picchiato da un sacco di gente. Nel modo più violento. All’inizio, i soldati non hanno reagito. Fino a quando la brutalità è stata tale che l’unico modo per salvare le proprie vite era reagire”.

Livni respinge l’ipotesi dell’incursione in acque internazionali, “il posto – afferma – secondo consiglieri giuridici era legale. E prima dell’azione militare Israele aveva offerto di consegnare la merce a Gaza tramite noi o l’Egitto”.

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