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Guerra in Medio Oriente, il 2024 apre col rischio escalation: l’Iran minaccia ma ha già Hezbollah e Houthi

di Marco Benedetto |31 Dicembre 2023 16:46

Guerra in Medio Oriente, il 2024 apre col rischio escalation: l’Iran minaccia vendetta ma non attaccherà Israele e USA perché ha già gli Hezbollah e gli Houthi.

Guerra in Medio Oriente, il 2024 apre col rischio escalation. I toni tra Israele e Iran si sono alzati. Volano parole grosse.

L’uccisione del generale iraniano in Siria ha mandato su tutte le furie la Guida Suprema Ali Khamenei, 84 anni – quattro figli e due figlie – grande capo del regime teocratico di Teheran, la massima carica religiosa dell’Iran (sciita), in sella da giugno 1989; il leader che ha guidato la sanguinosa e famosa repressione del 2009 contro 4 milioni di manifestanti.

È furioso. Ma non andrà oltre la “minaccia di vendetta”, parole dell’ambasciatore Ferdinando Nelli Feroci, pisano, già commissario europeo con il portoghese Barroso nonché consigliere diplomatico di Walter Veltroni (poi con D’Alema), oggi presidente dell’Istituto Affari Internazionali di Roma diretto da Nathalie Toccci, docente nella prestigiosa Università tedesca di Tubinga.

E perché mai Khamenei dovrebbe rinunciare ad attaccare Israele? Proprio lui che ha dichiarato Urbi et Orbi “di avere il diritto di rispondere all’uccisione del nostro generale in Siria”. Nolli Feroci esclude l’attacco per il semplice motivo che l’Iran sta già combattendo Israele e Usa con gli Hezbollah e gli Houthi.

RISPOSTA MOLTO BELLICOSA
L’ambasciatore Feroci precisa:” È chiaro che la risposta iraniana non può che essere molto bellicosa. Ma nell’immediato non mi aspetto una reazione pesante. Spero di non sbagliare ma non credo ci sarà un intervento dell’Iran in corso. Probabilmente invece continueranno gli attacchi missilistici attraverso gli Hezbollah e le manovre degli Houthi contro le navi israeliane o le navi destinate ai porti israeliani.

“Certo, le manovre andranno avanti ma tutto sommato mi sembra che fino a questo momento l’Iran si sia comportato in modo sostanzialmente abbastanza responsabile, al netto della retorica tipica di quel regime”.

Anche senza una guerra diretta con l’Iran, Israele è sotto attacco costante da nord. L’ex capo di Stato Maggiore Gantz, che fa parte del Gabinetto di Guerra, ha detto:” La situazione al nostro confine nord richiede un cambiamento. Il tempo per una soluzione di carattere politico sta per esaurirsi.

Se il Mondo e il Governo libanese non agiranno per far cessare gli spari contro le nostre località del nord, le nostre forze armate provvederanno”. Si spera che il Segretario di Stato americano, Antony Blinken , che visiterà la regione la settimana prossima, trovi una mediazione. Ma sarà difficile.

NETANYAU COME HITLER
L’affermazione durissima e’ di  Erdogan. Il presidente della Turchia a precisa domanda ha risposto:” Si, Bibi conduce azioni non diverse da quelle di Hitler”.

Pronta la replica del premier israeliano: ”Erdogan, che sta portando avanti un genocidio contro i Curdi e detiene il record mondiale di giornalisti imprigionati, è l’ultima persona a poterci dare giudizi morali”. Poi Bibi,già che c’era, ha accusato Erdogan di “ lodare Hamas e di ospitare alcuni suoi alti esponenti”.

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