Ivana Trump: “Sono io la first lady”. E Melania risponde: “Solo un modo per attirare l’attenzione”
WASHINGTON – Scontro alla Casa Bianca. Ma questa volta Donald Trump non c’entra. C’entrano, invece, altre due Trump, Ivana e Melania.
Tutto è nato da una dichiarazione rilasciata da Ivana Trump, ex modella cecoslovacca e prima moglie del tycoon, da cui ha avuto tre figli: Donald J. jr, Ivanka, Eric. In una intervista rilasciata alla Abc: “Sono io la first lady americana, dl momento che sono stata la prima moglie di Donald”, ha detto la prima signora Trump, che ha ottenuto di mantenere il cognome del marito dopo il divorzio nel 1992.
La frase non è passata inosservata a Melania Trump, la vera first lady, la quale non ha tardato a rispondere, piccata, affermando che le parole di Ivana non sono che una ricerca di attenzione.
Ivana Trump era intervenuta nell’ambito della sua campagna per promuovere il suo libro Raising Trump (Crescere Trump), che promette di rivelare dettagli e aneddoti degli anni passati insieme all’attuale presidente degli Stati Uniti, con il quale Ivana è rimasta sposata dal 1977 al 1992. Un matrimonio interrotto a causa della relazione di Trump con Marla Maples, che poi divenne la sua seconda moglie.
Nell’intervista alla Abc Ivana sostiene di sentire telefonicamente l’ex marito due volte alla settimana e di avere il suo numero diretto alla Casa Bianca, “ma non voglio chiamarlo lì, perché c’è Melania e non voglio causare gelosie o cose del genere. Perché comunque sono la prima moglie di Trump, ok? Sono la first lady, ok?“.
Immediato il comunicato diffuso dalla portavoce di Melania, Stephanie Grisham: “La signora Trump ha fatto della Casa Bianca la casa di Barron e del presidente. Ama vivere a Washington DC ed è onorata del suo ruolo di first lady degli Stati Uniti. Intende usare il suo titolo e ruolo per aiutare i bambini, non per vendere libri”. Quindi il riferimento diretto alle parole di Ivana: “Non c’è chiaramente sostanza in queste dichiarazioni di una ex, si tratta sfortunatamente soltanto di rumore autoreferenziale per attirare l’attenzione”.